Alpauno

Favignana, educazione ambientale a scuola

Un progetto di educazione ambientale nelle scuole di Favignana: il corso didattico e laboratoriale denominato “Un mare da proteggere”, ha preso il via presso l’Istituto Comprensivo A. Rallo. Il progetto prevede lezioni teoriche e pratiche, condotte da biologi e archeologi, legate all’ecosistema marino e terrestre e alla storia del territorio, nelle classi di quinta elementare e prima media. Gli argomenti principali del corso, in ambito biologico, riguardano l’ambiente marino e i suoi elementi: l’origine dell’acqua marina e la sua composizione, la distinzione tra piante ed alghe, con particolare attenzione alla pianta marina più importante (la Posidonia oceanica), gli organismi marini, l’importanza dell’area marina protetta e i danni prodotti dall’inquinamento.

Il corso tratta inoltre la conformazione geologica delle Isole Egadi, con particolare attenzione alla formazione della calcarenite di Favignana – il “tufo” delle celebri cave – e al “marciapiede a vermeti”, una specie di piccola barriera corallina a pelo d’acqua.

I temi dell’archeologia sono dedicati alle preesistenze archeologiche del territorio egadino, quali la Grotta del Genovese di Levanzo e le Case Romane di Marettimo, e alla evocazione della Battaglia delle Egadi – combattuta tra romani e cartaginesi nel 241 a.C. – evento storico fondamentale per l’intero Mediterraneo. Il ciclo di incontri, finanziato dall’Area Marina Protetta “Isole Egadi” e dal Comune di Favignana, terminerà intorno alla metà di maggio.

“Lo scopo di fondo del progetto – spiega il Presidente dell’AMP e Sindaco di Favignana, Lucio Antinoro – è la sensibilizzazione delle giovani generazioni sui principi basilari volti alla tutela dell’Area Marina Protetta più grande d’Europa. Con il coinvolgimento dei più giovani – prosegue Antinoro -, oltre a seminare un cultura attenta all’ambiente, affidiamo loro il compito di diffondere questi principi, affinché la comunità egadina sposi in maniera convinta la sostenibilità ambientale come ricetta per lo sviluppo locale”.

 

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