Alpauno

Assolto con ‘lieto fine’, calatafimese torna con la compagna. La donna lo aveva denunciato

Ogni tanto le vicende familiari, anche quelle che sembrano più pesanti, si concludono con il lieto fine e le coppie, talvolta, ritornano insieme a vivere sotto lo stesso tetto. La questione era arrivata anche in tribunale e il compagno, un calatafimese di 30 anni, era stato imputato per maltrattamenti in famiglia. Adesso il tribunale di Trapani in composizione collegiale, presieduta da Daniela Troja, ha assolto il giovane disoccupato. I fatti contestati erano accaduti fino a febbraio 2020, quando dopo una lite della coppia, che vive a Calatafimi in una zona popolare di zona Sasi, la moglie aveva denunciato il compagno ai Carabinieri per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate e violenza privata.

Il giovane calatafimese venne quindi arrestato e, dopo l’udienza di convalida, subì l’obbligo di dimora nel comune di Calatafimi-Segesta, misura poi revocata il 15 maggio del 2020 dopo l’istanza presentata dall’avvocato difensore, l’alcamese Giuseppe Mannina. Il legale, nel corso del procedimento, è riuscito a dimostrare l’insussistenza del quadro probatorio, tant’è che lo stesso PM ha richiesto l’assoluzione dell’imputato. Al termine del processo penale il trentenne O.S., queste le iniziali, è stato assolto dal reato di maltrattamenti in famiglia mentre per lesioni personali e violenza privata è stata emessa sentenza di non doversi procedere in quanto la compagna ha ritirato la denuncia-querela. L’imputato, assistito in tribunale dall’avvocato Giuseppe Mannina, è quindi stato assolto con formula piena ed è ritornato a vivere con la compagna che lo aveva accusato dopo quella violenta lite di tre anni fa. Come dire: “è bene ciò che finisce bene’.

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