Alpauno

Ex forestale castellammarese assolto grazie a sentenza della Corte Costituzionale

Una sentenza della corte Costituzionale del 5 giugno del 2023 ha consentito l’assoluzione di un operaio forestale di 69 anni, V.F. adesso in pensione, perché il fatto, proprio alla luce di quanto disposto dalla Corte Costituzionale, non è più previsto dalla legge come reato. L’uomo era stato condannato in primo grado il 4 maggio del 2023 per false dichiarazioni rilasciate nel corso dell’interrogatorio di garanzia per una precedente misura cautelare cui era stato sottoposto. Il 69enne non aveva in pratica comunicato al GIP che una quindicina di anni prima avesse patteggiato una pena in un altro procedimento. Il legale dell’ex forestale castellammarese, l’avvocato Gaetano Vivona, ha quindi presentato in appello ‘motivi nuovi e aggiunti’ in riferimento alla sentenza della corte costituzionale che ha modificato l’articolo 64 del codice di procedura penale nella parte in cui non consentiva all’indagato di avvalersi della facoltà di non rispondere e che in tal senso avrebbe dovuto essere informato. Insomma la seconda sezione penale della corte d’appello di Palermo ha sposato la tesi del legale castellammarese emettendo, lunedì scorso, la relativa sentenza di assoluzione perché all’imputato, nell’interrogatorio di garanzia del 5 gennaio del 2022 non era stata comunicata la possibilità di avvalersi del ‘diritto al silenzio’ sua sulle sue condizioni personali e, in particolare, sulle eventuali condanne riportate, in passato, in Italia. L’operaio castellammarese, per questo reato adesso cancellato era stato condannato in primo grado ad otto mesi di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali.

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