Evadono dal CIE di Milo e saccheggiano ristorante

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Erano una quindicina gli extracomunitari che, nella notte tra lunedì e martedì, erano riusciti a fuggire dal Centro di Identificazione ed Espulsione di Contrada Milo a Trapani, scavalcando il muro di recinzione e dileguandosi nelle campagne limitrofe. La tesi degli inquirenti è che i clandestini, dopo essere fuggiti, abbiano percorso a piedi, per tutta la notte, la linea ferrata che porta da Trapani ad Alcamo e giunti a Calatafimi, all’altezza della vecchia Stazione Ferroviaria, dove ora è stato realizzato un ristorante, si siano fermati, affamati, per saccheggiarlo. All’alba di ieri è, infatti, arrivata la segnalazione ai Carabinieri di Alcamo circa la possibile presenza di ladri all’interno del ristorante “Mediterraneo Segesta”. Le pattuglie inviate sul posto hanno effettivamente sorpreso degli intrusi, che visti i militari si sono dileguati, ma uno è stato fermato, il tunisino 35enne Sofien Ayari, arrestato in flagranza per furto aggravato. L’uomo insieme ai complici, aveva , infatti forzato la porta di ingresso facendo razzia di qualsiasi genere alimentare, apportando anche notevoli danni, per l’ammontare di diverse migliaia di euro, ai mobili del locale. Intuendo che si trattasse proprio di uno degli extracomunitari evasi dal centro di espulsione, i militari hanno ampliato le ricerche, organizzando una vera e propria battuta per la ricerca degli evasi, con il supporto di numerose pattuglie. E proprio grazie all’imponente dispiegamento sono stati rintracciati altri sette clandestini, forse rimasti in attesa, poco lontano dalla linea ferrata, per tentare la fuga salendo al volo su qualche treno in transito. Due dei tunisini in fuga , Lassaad Jelassi, 40 anni e Hassen Fkim, 35, si sono consegnati nelle mani dei Carabinieri, mentre gli altri cinque opponevano resistenza con una vera e propria sassaiola all’indirizzo dei militari. Ma dopo un’ora di accerchiamento gli extracomunitari si sono trovati di fronte il fiume Gaggera, e – vani i tentativi di tuffarsi nelle acque ganni, Mohamed Saidi, 32 anni, Amin Ferkiki, 20 anni sono stati arrestati per felide –  hanno desistito; tutti e cinque sono stati finalmente bloccati. I tunisini Abdel Karim Sahalaoui, 26 anni, Fathi Jameli, 26 anni, Ramzi Jabri, 25 anni, per furto aggravato in concorso e resistenza a pubblico ufficiale, mentre i due che non si erano opposti sono stati denunciati a piede libero per furto aggravato in concorso. Tutti sono stati condotti in caserma per le operazioni di foto-segnalamento, in seguito alle quali, è arrivata la conferma che facevano parte del gruppo evaso dal Centro di “Milo”, scoprendo, tra l’altro che molti avevano precedenti penali e che quindi, a breve, sarebbero dovuti essere espulsi dal territorio nazionale. Sono stati giudicati con rito direttissimo dinnanzi al Tribunale di Trapani, che dopo la convalida degli arresti ne ha disposto il riaccompagnamento presso il Centro di Espulsione di contrada Milo.