Erogazione dell’acqua. Alcamo medaglia d’oro alle Olimpiadi del salto del turno

0
991

Il comune di Alcamo può mostrare una medaglia d’oro alle Olimpiadi del salto del turno. Il salto si riferisce alla impossibilità di garantire una certa puntualità anche ogni 10-12 giorni  la distribuzione d’acqua nei vari quartieri. Ieri l’ufficio Servizio idrico integrato ha comunicato che “a causa del perdurare della rottura della conduttura di Siciliacque, il gestore che rifornisce in parte il nostro Comune, la turnazione idrica continua a subire delle variazioni giornaliere”. Ieri 7 agosto non erogata acqua”. E oggi?

Disagi e sporadiche ed episodiche proteste  in una città che appare rassegnata. Va sottolineato che il problema è legato alla siccità. Invasi vuoti. Calo delle sorgenti in questo periodo particolarmente caldo tanto che il mese di luglio è stato definito con le più alte temperature di sempre. La situazione è drammatica e difficile in tutti in settori: agricoltura in ginocchio così come tante altre attività economiche e difficoltà anche per il turismo. In questo importante settore pareri discordanti tra chi sostiene che i turisti vanno via. E chi racconta di presenze record. Ogni giorno il governatore Schifani annuncia aiuti milionari. Ma in realtà quanti ne sono stati distribuiti fino ad oggi? Tornando ad Alcamo e alle difficoltà il gruppo consiliare di Abc, il più forte oppositore all’uso di pozzi privati, con una lunga filastrocca giustifica tale posizione citando leggi, ordinanze e così via. E’ chiaro che siamo in tante repubbliche perché il sindaco di Castellammare citando e rispettando leggi nazionali, regionali, ordinanze e direttive della Protezione civile ha autorizzato l’uso di autobotti private chiaramente non per usi potabili.

“Asp e Genio civile hanno chiarito che l’acqua non potabile prelevata da pozzi privati non può in alcun modo essere utilizzata per il consumo umano o per scopi igienico-sanitari”. Lo dice il sindaco di Alcamo, Domenico Surdi.  Ma nessuno ha mai parlato di utilizzarla per tali esigenze. Intanto i mezzi che si vedono più in giro sono le autobotti con acqua del Bottino. Un vero sacrilegio usarla per irrigare, riempire piscine, fornire autolavaggi e così via. Negli ultimi tempi si registra una coincidenza: nel periodo di maggiore caldo e crisi quasi a giorni alterni si rompe la conduttura di Siciliacque lasciando Alcamo praticamente a secco. Rotture frequenti. Perché non nominare una commissione per verificare “lo stato di salute” del tubo di Siciliacque? Intanto proseguono i lavori a Billiemi per cercare di mettere in funzione entro fine mese la sorgente in grado di fornire venti litri di acqua al secondo, una manna in tempi di emergenza siccità.