Erice – Tra concerti e fiabe cala il sipario su Ericènatale

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La musica ed il mondo delle fiabe sono stati i protagonisti dell’ultimo weekend del programma di “Ericènatale-Il borgo dei presepi”, ormai consolidato evento promosso dal Comune e dalla Fondazione Erice Arte. Molto applaudita, al teatro Gebel Hamed, la perfomance di voce e chitarra della cantautrice siciliana Costanza Paternò, accompagnata da Vincenzo Ganci alle percussioni, chitarra classica e basso elettrico. Voce calda e vibrante, l’artista ha presentato i brani del suo primo album “Incostanza”. Un viaggio alla scoperta della sua vita, dei suoi amori e dei suoi studi che l’anno portata ad appassionarsi al jazz e a non disdegnare altre contaminazioni, traendo spunto dai grandi artisti del passato per creare una propria impronta musicale. Il grande e raffinato concerto “Il sacro ritrovato” è stato eseguito, in prima assoluta, in una gremita  chiesa di San Martino. Tre gli ensemble di musica barocca: il coro Eufonia, l’Ensemble Antonio il Verso e l’Arianna Art Ensemble, diretti dal maestro Fabio Ciulla. Un programma di eccezionale livello che ha proposto brani delle festività e l’esecuzione di alcune opere sacre del prete e compositore siciliano settecentesco Antonino Reggio, autore de il “Dixit Dominus” e il “Domine ad Adjuvandum”, opere di cui si era persa traccia per oltre due secoli. Infine il mondo delle fiabe, in chiave musicale, è andato in scena nell’ultima giornata delle manifestazioni. L’attore Giovanni Barbera e il compositore e musicista Marco Rosano hanno presentato un recital di fiabe tratte dagli scritti di Giuseppe Pitrè, il più importante raccoglitore e studioso europeo di tradizioni popolari del XIX secolo. Uno spettacolo che ha divertito i bambini e apprezzato anche dagli adulti che hanno potuto riscoprire una parte preziosa del patrimonio popolare siciliano. Si chiude così un mese ricco di iniziative che ha trasformato i cortili, i vicoli, le botteghe e le chiese di Erice, arricchito da luminarie e melodie in filo diffusione: un’atmosfera unica e suggestiva che da qualche anno a questa parte caratterizza il borgo medievale nel periodo delle festività natalizie.