Erice-Pista ciclabile, la replica di Tranchida a Santangelo

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Il sindaco di Erice Giacomo Tranchida replica alle dichiarazioni del senatore Santangelo sulla pista ciclabile di Erice, riguardo alla quale il parlamentare aveva annunciato di aver presentato un esposto alla Procura della Repubblica a suo dire in danno di presunte responsabilità penali, civili ed amministrative in capo ai dirigenti responsabili del Comune ed agli stessi Amministratori comunali. Il tutto riferito alla vicenda dei lavori in parte eseguiti per il bike sharing e ancora da completarsi.

“Non nascondo sorpresa nell’apprendere di tale intempestiva e temeraria azione – dichiara Tranchida – atteso che già nell’ottobre del 2014 ho presentato nella qualità di Sindaco all’Autorità Giudiziaria apposita denuncia circa le anomalie riscontrate nella cattiva esecuzione dei lavori e nella “superficiale“ attività di controllo da parte del dirigente comunale incaricato. Conseguentemente abbiamo nei termini di legge revocato l’appalto e avviato contenzioso in capo anche per il danno all’immagine alla ditta esecutrice, nonché rimosso il RUP dei lavori, peraltro non riconfermandolo al pari dirigente del settore Lavori Pubblici, contestualmente avviando la procedura sanzionatoria secondo le condizioni contrattuali di lavoro.

Tanto – puntualizza il primo cittadino di Erice – circa l’iniziativa intempestiva a distanza di un anno dalla mia personale denuncia all’Autorità Giudiziaria. Quanto all’aspetto temerario della denuncia in capo agli amministratori comunali, mi auguro che il sen Santangerlo rinunci all’immunità parlamentare e da semplice cittadino si assuma la responsabilità delle calunniose affermazioni in danno di altri cittadini, che di certo dallo stesso Santangelo non prendono lezioni di legalità.

Per quanto riguarda la caccia alle streghe sulla mancata ad oggi della fornitura delle biciclette e della tecnologia del bike sharing – continua Tranchida – il sen. Santangelo che forse ancora studia per diventare un buon legislatore dovrebbe conoscere che le procedure di revoca dell’appalto (da noi già poste in essere) e di riapprovazione del progetto di completamento, comprensivo della fornitura delle biciclette e della tecnologia del bike sharing e contestuale nuova gara sono assai lunghe e dettate dalle stesse norme procedurali che forse il sen. Santangelo è chiamato ad emanare e con l’occasione mi auguro in futuro a semplificare rendendo l’Italia per davvero un paese europeo anche in termini di snellimento delle procedure sui Lavori Pubblici”.

Il sindaco di Erice ventila persino un confronto pubblico col senatore grillino “in qualunque sede – dice- onde aver modo di confutare in contraddittorio talune affermazioni temerarie, al pari di renderlo edotto assieme agli ericini tutti delle procedure di legge che in materia ci portano a poter appaltare il completamento dell’opera compresa la fornitura delle biciclette e delle forniture tecnologiche entro l’anno e nei termini previsti dalle proroghe ministeriali”.