Erbacce sovrastano i giochi per bambini, cataste di indumenti a terra. E’ il benvenuto ad Alcamo

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Oramai non fa più notizia ma la situazione dell’unico ampio parco giochi presente ad Alcamo, quello di piazza Falcone Borsellino, è spesso e volentieri di degrado. Non tanto la sporcizia e i detriti che invadono quella che doveva essere una fontana (adesso totalmente fuori uso, ma erbacce e rovi che raggiungono anche il metro di altezza. I bambini, per raggiungere altalene e altri giochi, devono attraversare piccole giungle piene anche di insetti di ogni tipo. Forse è un modo per far crescere, ad Alcamo, piccoli Tarzan.

Da oltre un anno è entrato in funzione il nuovo appalto settennale per la raccolta dei rifiuti che prevede anche la cura del verde pubblico e dal giugno scorso si è insediata la nuova giunta, la seconda consecutiva guidata dal pentastellato Surdi.  Nuova azienda quindi, la Roma Costruzioni, e nuovo assessore, Alberto Donato, ma le cose purtroppo non sono cambiate. Le condizioni di degrado della piazza Falcone Borsellino sono oramai incancrenite. Certamente torneranno ad essere presentabili fra qualche giorno quando proprio lì si terra la manifestazione commemorativa della strage di Capaci. Poi, purtroppo, sarà punto e a capo.

Un’altra vicenda inspiegabile, sia nei pressi del parco–giochi che nella villa di piazza Pittore Renda, è quella dei contenitori di raccolta indumenti usati, allocati da un’azienda che ha firmato un contratto con il comune di Alcamo. 365 giorni all’anno sono presenti, nei pressi dei raccoglitori gialli, cataste di indumenti, coperte e quant’altro abbandonati a terra. Pare che la ditta non porti via il materiale se non racchiuso nei sacchi. Sarà vero? Forse si! Ma un Comune può star mai a guardare da anni, senza intervenire, quello che rappresenta pure un biglietto da visita più che negativo? Uno scempio quotidiano davanti agli occhi di chi si reca ad Alcamo o dalla via San Leonardo o dal corso Generale Medici.