Emergenza siccità. Ad Alcamo erogazione idrica ogni 9-10 giorni

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La mancanza di piogge. Invasi in Sicilia quasi vuoti. Calo pauroso delle sorgenti. Tutto a causa dei cambiamenti climatici. E’ oggi si celebra la giornata mondiale per la lotta alla desertificazione che  è una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite e si svolge ogni 17 giugno. Il suo scopo è quello di far conoscere nuovi modi per prevenire la desertificazione, promuovere e sensibilizzare l’opinione pubblica sul degrado del suolo, l’approvvigionamento di cibo e acqua, la tutela della biodiversità e la sicurezza delle popolazioni messe a rischio da questo fenomeno. E già gli scienziati hanno lanciato l’allarme per la Sicilia dove già la desertificazione è iniziata. Bacini a secco causati anche dalle perdite e dalla mancate manutenzioni tanto che in Sicilia si temono gli incendi perché sarà impossibile per i Canadair prelevare acqua dagli invasi con maggiori problemi e pericoli per le zone interne. E per restare in tema ancora 26 giorni,  il lago Fanaco nel Palermitano raggiungerà la sua data di “scadenza” risultando totalmente esaurito sempre più a secco a causa dello stato di siccità severa, perdurante «sia per il comparto potabile sia per quello irriguo». Emergenza per i foraggi degli animali e per le campagne e tanti settori in ginocchio.

Ad Alcamo la distribuzione di acqua avviene ogni 9-10 giorni e per poche ore per il calo delle sorgenti. Disagi per gli alcamesi privati anche di centinaia di migliaia di litri di acqua a causa dei prelievi tramite autobotti al Bottino. Acqua che viene usata per riempire piscine, irrigare e spegnere incendi tanto per citare alcuni dati. Bocciata la mozione del consigliere Giuseppe Stabile per utilizzare i pozzi privati. E da 40 anni si parla di impiegare le acque reflue del depuratore per irrigare le campagne. Solo chiacchiere mentre Alcamo soffre per la mancanza di acqua e dal Comune non arrivano iniziative.