Emergenza rifiuti. Nota congiunta dei sindaci del trapanese alla Regione e al Prefetto

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L’emergenza rifiuti in provincia di Trapani sembra protrarsi senza soluzione di continuità. La grave situazione igienico ambientale venutasi a creare  anche a causa della fragilità del sistema regionale, privo di impianti di trattamento finale idonei allo smaltimento dei rifiuti, ha creato un cortocircuito dannoso per la provincia trapanese e non solo, sia in termini economici che di immagine. L’ultimo segnale di “soccorso” ha presa forma in un documento congiunto che i sindaci dei comuni del trapanese, sia quelli delle S.R.R. di Trapani Nord e di Trapani Sud, hanno inviato al presidente della Regione, all’assessore regionale all’Ambiente, al prefetto di Trapani e ai deputati regionali eletti in provincia di Trapani.

Una situazione già di per sé insostenibile, ma che rischia di peggiorare con l’arrivo delle alte temperature estive  e l’afflusso dei turisti. L’impossibilità di conferire gli Rsu nella discarica Borranea di Trapani è da collegarsi alla recente chiusura della discarica ‘Valanghe d’Inverno’ che l’Oikos gestisce a Motta Sant’Anastasia nel catanese e che ha provocato una vera e propria reazione a catena che ha, di fatto, messo in crisi il conferimento degli RSU anche presso l’impianto trapanese. Il TAR aveva infatti annullato il rinnovo dell’AIA, l’autorizzazione integrata ambientale che era stata concessa al sito nel 2019 e di conseguenza era stato immediatamente sospeso il conferimento dei rifiuti indifferenziati.

Particolarmente colpita dallo stop è stata la provincia di Trapani e la discarica Borranea presso la quale conferiscono 85 comuni siciliani: 60 delle provincie di Palermo, Agrigento e Messina e 25 della provincia di Trapani. Su 370 tonnellate al giorno che vengono conferite, solo 170 provengono dai comuni trapanesi, le altre 200 sono di comuni fuori provincia. Ad Alcamo, per fa fronte alla vicenda, è stata emessa una ordinanza del Sindaco che dispone l’ammassamento della grande mole di rifiuti lasciati per strada, presso la piattaforma di trasferenza dell’impresa Vincenzo D’Angelo di contrada Citrolo, che può garantire l’accumulo di RSU fino a 600 tonnellate.  L’RSU, da lì, sarà poi conferito, quale ultima destinazione, alla Trapani Servizi, quando riprenderà a funzionare a pieno regime.