Emergenza pandemia, ASP chiede sospensione evento. Ad Alcamo già chiuse per covid 17 attività

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Definirla drammatica e gravissima forse non rende bene l’idea. Si allarga ogni giorno a macchia d’olio la pandemia provocata da Omicron che viaggia alla velocità della luce.  Stamane l’Asp di Trapani, Dipartimento prevenzione, ha chiesto ai sindaci di 10 comuni, tra i quali anche Alcamo e Castellammare, un ulteriore giro di vite a seguito dell’ultimo monitoraggio a livello territoriale. Scrive l’Asp: “ Vista l’incidenza dei casi settimanali, 20 – 26 dicembre, superiore a 250 su centomila abitanti, con una percentuale di immunizzati che varia tra il 72,17 e 83, 36 per cento, in  considerazione delle prossime festività e alla luce delle analisi effettuate, di proporre misure atte a mitigare l’evoluzione dei casi da oggi sino al 9 gennaio”. L’Asp sollecita “la sospensione di ogni forma di riunioni in luogo pubblico e  privato anche di carattere culturale, sportivo svolti nei luoghi chiusi o aperti ad eccezione delle funzioni religiose e funebri. Sospensioni di tutti i sevizi ducativi all’infanzia delle scuole di ogni odine e grado pubbliche private o paritarie in presenza. Contingentazione degli accessi in luoghi di interesse stoico e culturale”.

Anche in provincia di Trapani il virus viaggia forte e ogni giorno i bollettini dell’Asp sembrano altrettanti bollettini di guerra. Ad Alcamo sarebbero 324 i contagiati ufficiali alla data di ieri. Ma tale dato è veritiero? Usare prudenza, usare mascherine. fare il vaccino, rispettare il distanziamento e l’igiene sono regole basilari che purtroppo tanti irresponsabili continuano a non rispettare mettendo a repentaglio l’integrità di tutti. Purtroppo siamo in guerra con un nemico invisibile che può colpire in qualsia momento. Massimo stato di allerta da parte di ciascuno di noi. Evitare tavolate, cenoni e altro. Un piccolo sacrificio vale la pena.  E come ogni guerra c’è chi si arricchisce e chi fallisce. Affari d’oro per i laboratori di analisi per i tamponi ad Alcamo si pagano 15 euro. Secondo l’ultimo report quello certo nei risultati è solo il molecolare.  La nostra solidarietà va prima di tutto agli operatori della ristorazione, fioccano disdette per i cenoni e a quelli del settore turistico e locali da ballo, che sono i più danneggiati. Ad Alcamo sono ben diciassette, alla data di oggi, le attività chiuse: la maggior parte bar e pizzerie. Centinaia gli alcamesi in quarantena. E gli aumenti dei contagiati continuano purtroppo a salire.