Elezioni regionali, con 25 voti entra a Sala d’Ercole

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Ha ottenuto appena 25 voti nella lista della DC a Trapani. Ma andrà lo stesso a rivestire la carica di deputato regionale. L’originale caso vede protagonista Federica Marchetta, moglie del segretario regionale dell’Udc Decio Terrana. La donna approda a Sala d’Ercole perché era stata inserita nel listino di Schifani E nonostante abbia ottenuto irrisori consensi va a fare lo stesso la deputata regionale alla faccia di coloro i quali si sono impegnati nella campagna elettorale e non sono stati eletti.  C’è invece chi di voti nel ha presi tanti e torna alla Rgione. E’ il caso dell’alcamese Mimmo Turano, 57 anni il prossimo 17 ottobre, superstar. Assessore  regionale uscente  alle attività produttive è al primo posto in provincia di Trapani  per voti di preferenze: ben sette mila 125.

Ha esercitato  solo per pochi anni l’attività di avvocato per poi immergersi nella politica avendo alle spalle un grande stratega: papà Vito, giovanissimo commissario della DC e sindaco per diversi anni. Vito Turano, doroteo, è stato un fedelissimo dell’onorevole Salvatore Grillo. Mimmo Turano, prima delle votazioni ha lasciato l’Udc ormi sul viale del tramonto per approdare nella Lega dove si è candidato anche al Senato. Ma avrebbe optato per la Regione. Un apparato che funziona come un orologio svizzero, quello di Turano, diretto dal suo braccio destro il vulcanico Saverio Messana, presidente del consiglio comunale, determinante l’ottimo risultato. E Mimmo Turano ha tutto il diritto per festeggiare. Gli ex amici Giacomo Scala, candidato nella Dc al terzo tentativo e l’ex senatore Nino Papania sono rimasti a bocca asciutta.

Bene Franco Orlando, meno bene il grillino Mauro Terranova, scalata al limite dell’impossibile per Massimo Fundarò. Dai risultati cambierà poco o quasi niente negli equilibri politici al Palazzo di Città, mentre nelle persone resta l’amarezza della più brutta campagna elettorale della storia repubblicana, fatta di slogan, di liti, senza guardare ai programmi e fronteggiare le emergenze siciliane: sanità, scuola, lavoro, trasporti, burocrazia regionale, tutela ambientale.

La cosa più importante strombazzata è la realizzazione del ponte sullo stretto di Messina. Utopia. Mentre c’è chi prende i voti e scappa. Al primo posto la rieletta deputata a Marsala della compagna di nonno Silvio. Che squallore. Si fa tanto parlare di fascismo, dittatura etc. Ma la democrazia non è stata calpestata da una legge che consente ai big dei partiti di fare eleggere persone da loro imposte e per le quali l’elettore, magari turandosi il naso, oppone una X nella scheda. La Sicilia terra di conquista sarà poco rappresentata a Roma.