Elezioni europee, M5s non sbanca ad Alcamo

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Ad Alcamo il Movimento 5 Stelle si conferma prima forza politica anche se non ha avuto lo stesso exploit in proporzione delle scorse elezioni regionali. Ma tanto è bastato all’unico candidato alcamese per uno scranno a Bruxelles per essere eletto. Ignazio Corrao (nella foto), di professione consulente parlamentare, è riuscito infatti a racimolare ben 71 mila voti di preferenza: tra le roccaforti proprio Alcamo che ha dato ben 4.099 suffragi al giovane europarlamentare su un totale di 6.146 voti di lista, pari al 37,86 per cento. Regge invece il Partito democratico nonostante le enormi lacerazioni al suo interno all’interno della base locale: è il secondo partito più votato con il 30 per cento e la candidata che ha ottenuto più preferenze è stata Caterina Chinnici con oltre 1.200 suffragi; significativi anche i 3 mila voti di Forza Italia e i mille e 68 di Salvatore Iacolino. Curiosità: la cittadina alcamese si riscopre anche un pizzico leghista. Infatti sono stati dati 108 voti alla Lega, pari allo 0,66 per cento, il 10 per cento del totale dei voti di tutta la provincia trapanese. Nella vicina Castellammare del Golfo si è seguito più il trend nazionale che ha visto affermarsi come partito più votato il Pd che ha conquistato il 31 per cento delle preferenze, davanti a Forza Italia (27 per cento) e grillini (quasi 23 per cento). Qui i più votati sono stati la Chinnici del Pd (427 preferenze) e Corrao del Movimento 5 Stelle (393). In provincia di Trapani hanno retto complessivamente i grillini che si sono attestati come seconda forza per effetto dei quasi 46 mila suffragi pari al 30 per cento, ma il Pd è stato anche qui, così come nel resto d’Italia, il partito più votato: 50 mila voti pari al 33,80 per cento. Terza assoluto nel trapanese Forza Italia che ha ottenuto il 20 per cento del consenso dei votanti. Certamente un dato deve fare riflettere e cioè l’altissimo astensionismo: non si è andati oltre al 44 per cento dei votanti, ben al di sotto della già deprimente media nazionale. Nel palermitano a livello di astensionismo si è fatto anche peggio: a votare soltanto il 42 per cento degli aventi diritto e anche qui l’ordine delle forze politiche più votate è stato Pd, Movimento 5 Stelle e Forza Italia. A Partinico l’ordine si è invertito soltanto tra forzisti e grillini, con i primi a conquistare ben 2.147 voti pari a quasi il 25 per cento dei votanti, mentre i pentastellati si sono fermati a 1.759 suffragi che vale una fetta del 20 per cento. Primo in assoluto anche qui il Partito Democratico e non poteva essere altrimenti dopo il passaggio del sindaco Salvo Lo Biundo e della sua folta schiera di sostenitori tra assessori e consiglieri comunali. I Democratici hanno raggiunto i 3.248 voti pari a quasi il 38 per cento. I candidati più votati entrambi del Pd, gli unici a raggiungere le quattro cifre: Caterina Chinnici con 1.388 preferenze e Giovanni Fiandaca con 1.192. Per quanto concerne le amministrative, 4 i Comuni del trapanese al voto il cui spoglio avverrà nel pomeriggio: Mazara del Vallo, Salemi, Calatafimi e Salaparuta. L’affluenza è stata certamente superiore rispetto alla media degli altri Comuni che erano interessati solo alle Europee. Circa il 70 per cento degli aventi diritto si è recato alle urne ma solo a Calatafimi è cresciuto il numero dei votanti rispetto alle scorse amministrative.

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