L’aquila e il castello dei conti di Modica, simboli della città di Alcamo attorniati da cittadini. Questo il simbolo che sarà presentato domenica prossima alle 17 ad Alcamo durante la manifestazione indetta per presentare “Rivoluzione alcamese” vicina alle posizioni del leader leghista Matteo Salvini. Un grande manifesto sarà appeso all’ingresso del centro Marconi con la scritta “Non sono graditi i consiglieri comunali uscenti e parlamentari di qualsiasi colore politico”. Animatore ad Alcamo di “Rivoluzione alcamese” è Franco Orlando, già consigliere comunale e provinciale uscente, candidato a sindaco in un lista che venne ispirata e appoggiata da Norino Fratello. Alla manifestazione di domenica saranno presenti, fra gli altri, Mariano Ferro, leader dei Forconi in Sicilia, l’ex deputato Attaguile, coordinatore regionale di “Noi con Salvini” e Felice D’Angelo, segretario provinciale. Francio Orlando ha detto che forse sarà presente anche Matteo Salvini per la cui venuta ad Alcamo ci sono il 50 per cento delle possibilità. Non sarà fatto alcun nome di candidato, ma tale movimento appoggerà Saro Lauria qualora decidesse di candidarsi a sindaco. Nelle altre forze politiche e movimenti riunioni sottotraccia come quella recente tra MoDi e Cinque stelle, che correranno da soli. Nel centrodestra silenzio assoluto mentre nel Pd alcamese si susseguono riunioni e incontri. Nei democratici le varie anime dibattono: primarie si, primarie no. Ma a tagliare la testa al toro ci sta pensando la direzione nazionale il cui orientamento è quello di svolgere le primarie del Pd in tutta Italia il 26 marzo 2016. Non si potranno candidare ex sindaci. Una direttiva che sembra fatta su misura per evitare la presenza di Bassolino a Napoli e di altri sgraditi a Renzi. Ad Alcamo il Pd ha parlato di ricandidare Massimo Ferrara che, stando alle direttive nazionali, non si può più presentare per la corsa a primo cittadino. Una elezione per le comunali che si presenta difficile per tutti sia per la riduzione a 24 dei candidati consiglieri che creeranno ulteriori difficoltà per superare la soglia di sbarramento del cinque per cento. Ad Alcamo città in coma profondo occorre un sindaco, di qualsiasi colore sia, competente, di indubbie doti morali, autorevole e preparato per rilanciare la città di Ciullo, nel recente passato guardata con invidia da altri Comuni, e oggi ridotta male per colpe di una classe politica che si sta dimostrando non all’altezza. Classe politica spesso litigiosa che degli slogan e proclami ha fatto il suo credo. Pronta sempre a criticare e assente nelle proposte con interminabili discussioni nei salotti radical chic.