Alpauno

Elezioni ad Alcamo. FdI corre da sola e candida a sindaco Alessandro Fundarò

Fratelli d’Italia ha deciso di correre da sola ad Alcamo ed ha scelto ieri nel coordinatore cittadino il candidato sindaco. Si tratta dell’avvocato Alessandro Fundarò, che salvo sorprese e in questi giorni il centrodestra spaccato ne ha prodotte numerose, si presenterà con la lista “Alcamo cresce” confermando la candidatura del consigliere comunale uscente Francesco Dara. Un nuovo colpo di scena viene ad animare una campagna elettorale, che non riesce a decollare. Soprattutto nel centrodestra. Uno dei motivi della candidatura di Fundarò è “quella di uscire dalle logiche di potere del passato e di portare una ventata di novità e freschezza nell’agone della campagna per le comunali”.  Fratelli d’Italia che nei giorni scorsi ha scaricato il candidato sindaco Leonardo Salato, che potrà godere dell’appoggio dell’Udc, CentrAli, Forza Italia e Diventerà Bellissima. Con l’uscente Domenico Surdi, che potrà contare sull’appoggio di Abc e dei parlamentari Ignazio Corrao e Antonio Lombardo, allo stato attuale sono tre in corsa per la sindacatura.

Ora si attendono altri due colpi quello del coordinamento di centrodestra formato da Lega, Via, Cantiere popolare, SiAmo Alcamo, Movimento nuova autonomia, Destra Liberale con la lista Orgoglio e territorio. Saro Lauria, ex consigliere comunale, provinciale ed ex assessore, dovrà portare avanti le iniziative per cercare di far decollare questa ampia coalizione. Coalizione che continua a puntare sulla sindacatura dell’avvocato Tiziana Pugliese, che  ha lanciato appelli all’unità del centrodestra difficilmente oggi attuabili.

Per una coalizione civica continua a lavorare l’ex deputato dei Verdi, Massimo Fundarò che tra le liste a sostegno di questo gruppo si ritroverebbe il Pd, Cento passi, Europa Verde, Forum civico. In tale coalizione candidata a sindaco potrebbe essere Giusy Bosco, commercialista che cinque anni fa figurava nella squadra assessoriale di Maria Grimaudo, ex dirigente scolastica che  si classificò al quinto posto con mille 170 voti pari al 5,09 per cento. E Massimo Fundarò non fa mistero di costruire un’ampia coalizione con i cinque stelle qualora il centrodestra si presentasse unito, cosa che oggi appare molto improbabile.

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