Sono tre le tappe siciliane scelte da EcoTyre e dall’associazione ambientalista Marevivo, per il programma di raccolta di Pfu, ossia i pneumatici fuori uso, in terra e in mare: dopo la prima giornata di raccolta svoltasi a Mazara del Vallo, sarà la volta di Isola delle Femmine e Lampedusa. L’iniziativa, giunta alla sua nona edizione e patrocinata dal Ministero della Transizione Ecologica, a favore dell’ambiente e della salvaguardia del mare, si pone come obiettivo il recupero di quei rifiuti classificati come non permanenti, non deteriorabili e quindi resistenti, in mare o in natura, anche per più di 100 anni.
Una presenza inquinante per l’ecosistema ma che se ben gestita potrebbe, invece, rivelarsi una risorsa. Il riciclaggio di questa tipologia di rifiuti, infatti, permette di riutilizzare la sostanza polverosa in essi contenuta per reimpiegarla in altre diverse lavorazioni: dalla pavimentazione antiurto, ai pannelli fonoassorbenti, dall’arredo urbano agli asfalti modificati. Durante la prima tappa dell’iniziativa, svoltasi nella cittadina mazarese, sono stati raccolti più di 3 quintali di Pfu grazie alle operazioni del diving Scuba School Mazara e del gruppo subacqueo della Lega Navale Italiana di Mazara: un lavoro di squadra che ha permesso di liberare il fondo marino del porto nuovo di Mokarta dall’innumerevole numero di pneumatici che giacevano indisturbati sul fondale.
Una volta raccolti, i pfu saranno portati verso i vari impianti di trattamento più vicini in zona per essere poi correttamente riciclati e riutilizzati per altre attività economiche di tipo “green”. Il progetto di ricerca di EcoTyre denominato “da Gomma a Gomma” è oggi giunto alla fase c.d. “4.0” con l’impiego di elastomeri derivanti dal pfu all’interno della gamma Versalis Revive.