E’ Ardizzone il Presidente dell’ARS

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    di Antonio Pignatiello

     

     

    E’ Giovanni Ardizzone, Udc, il nuovo presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana. E’ stato eletto con 46 preferenze sui 90 parlamentari, cioè la metà più uno. Quindici voti ha ottenuto Antonio Venturino, candidato del Movimento Cinque Stelle.

    Ora si va ala conta politica. Crocetta è ufficialmente appoggiato da 40 deputati regionali, Ardizzone ne ha avuti 6 in più però non sono tantissimi rispetto a quello che può essere un voto di legittimazione, se non plebiscitario almeno di larga maggioranza, per un Presidente dell’Ars.

    Ci saranno stati voti dell’opposizione e magari qualcuno della maggioranza non ha votato Ardizzone. Lo stesso Ardizzone lo confermerebbe quando dice che: «Sono stato eletto con un voto trasversale, come s’è visto non sono espressione di una maggioranza blindata. A me piace la lealtà e riconosco che il segretario del Pd Lupo lo è stato». Per Ardizzone l’elezione è arrivata alla seconda elezione che prevede una maggioranza meno assoluta.

     

    La prima polemica con Battiato, Assessore e artista nella giunta di Crocetta. La cravatta. Battiato non aveva la cravatta com’è suo costume ma il regolamento impone che all’ARS si entri e si stia con la cravatta e la giacca e Ardizzone l’ha richiamato. «Sì, mi riferivo a Battiato quando ho detto che bisogna indossare la cravatta in Parlamento, perchè ho visto gli assistenti parlamentari in difficoltà. Passi la prima volta, ma anche il maestro dovrà indossarla».

     

    E’ anche intervenuto sui prossimi lavori dell’ARS e sui costi della politica: «Sui costi della politica non toccherò di una virgola il decreto Monti, che sarà parametrato alla Regione più virtuosa. Non ci sarà rincorsa al rialzo o al ribasso».

     

    Dopo la giunta Crocetta dunque anche il Presidente dell’Assemblea. Prima di Natale tutti operativi, crisi e polemiche permettendo. Non sono mancate a Crocetta le polemiche. Tra assessori che han dovuto rinunciare e dichiarazioni di Zichichi sulle centrali nucleari in Sicilia, con i giornalisti dell’Ufficio Stampa e con i dirigenti qualche diverbio, anche con qualche parola grossa, c’è stato. Ma sopratutto politicamente, con le segreterie. Per ora PD e UDC vanno insieme ma a livello nazionale le cose stanno cambiando. Bersani avrebbe accettato Vendola per sconfiggere Renzi e rinunciato a Casini. Almeno a parole e comunque la Sicilia è o non è una Regione a Statuto Autonomo? Da vedere come si muoveranno le diverse ali interne alla maggioranza, dal PD all’UDC. E come si muoverà l’opposizione. Da Musumeci che scatena la polemica sul figlio di Zichichi non sembra tiri aria di pace anche se forse qualche voto ad Ardizzone dal PDL, almeno finchè esisterà questo nome Belrusconi permettendo, e da Miccichè è arrivato. Tutta da vedere dunque l’ARS dove ci sono per la prima volta e in buon numero quelli di Beppe Grillo.