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Dragaggio ‘porto-canale’ di Mazara del Vallo, ripartenza dei lavori. Impegno della Regione

fiume mazaro

Dopo un anno di stop dovrebbero ripartire a Mazara del Vallo i lavori di dragaggio del porto canale e della foce del fiume Mazaro. Nei prossimi giorni dovrebbe partire la pulizia delle aree attorno alle vasche che contengono il materiale dragato dai fondali, con il successivo conferimento dei rifiuti in discarica. La ripresa degli interventi è stata annunciata nel corso di una riunione del tavolo tecnico, istituito su iniziativa della Struttura di contrasto al dissesto idrogeologico guidata dal presidente della Regione, Renato Schifani.

L’incontro, svoltosi nella sala giunta del Comune di Mazara, ha riunito tutte le parti coinvolte nel progetto. Presenti il sindaco Salvatore Quinci, il soggetto attuatore della Struttura commissariale, Sergio Tumminello, il comandante della Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo Raffaele Giardina, i rappresentanti dell’impresa aggiudicataria Ares S.r.l., il presidente dell’associazione Pro Capo Feto, Vincenzo Sciabbica, il responsabile unico del procedimento, Giovanni Coppola, il direttore dei lavori Pietro Viviano e i tecnici dell’Ufficio contro il dissesto idrogeologico. La Regione ha ribadito l’importanza dell’opera sottolineando le criticità che hanno rallentato i lavori nel corso degli anni. Confermata la necessità di mitigare il rischio idrogeologico nell’area e di accelerare il suo recupero ambientale. Il nuovo cronoprogramma per il completamento delle attività prevede la fine dei lavori entro il 2026.

Il dragaggio del porto canale d del fiume Mazzaro, atteso da anni e fermo dal febbraio 2024, mira a ripristinare il normale deflusso delle acque del fiume e a migliorare le condizioni generali del bacino fluviale, che si trova in una zona ad alta vocazione naturalistica. Il progetto prevede l’aumento della profondità dei fondali, garantendo un miglioramento della navigabilità e una maggiore sicurezza per le manovre di ingresso, transito e ormeggio delle imbarcazioni. Lo sblocco del cantiere rappresenta certamente un passo decisivo per la riqualificazione dell’area, con benefici sia dal punto di vista ambientale che economico, in un territorio, come quello di Mazara del Vallo, che da tempo attende interventi concreti per il rilancio della sua infrastruttura portuale.

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