Domani ad Alcamo la processione del Venerdì Santo

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Uscirà domani pomeriggio alle ore 16 dalla chiesa di Sant’Oliva la processione del Venerdì Santo, che torna dopo due anni di interruzione a causa della pandemia, che purtroppo ancora è presente e circola ad Alcamo molto forte. Fare dunque la massima attenzione e rispettare le regole per come ha detto l’arcivescovo di Palermo, cardinale Corrado Lorefice. I riti pasquali nella chiesa di Sant’Oliva sono presieduti da padre Saverio Renda collaborato dalla Congregazione Maria Santissima Addolorata.  Questo il percorso della processione. Uscita ore 16 da Sant’Oliva: Corso Vi Aprile, vie Caruso, Navarra, piazze Repubblica e Trinità, vie Santissimo Salvatore, Pitagora, Chimenti, corso Belverde, via Salerno, Corsa del Conte, via Caprera, Melodia, Vittorio Veneto, Doria, Mangione, Casarubea, Galileo Galilei, Crispi, corso san Francesco di Paola, via Roma, Cavour, via Pia Opera Pastore, corso VI Aprile e rientro in piazza Ciullo.

La processione fa parte delle tradizioni alcamesi il cui popolo è molto religioso. I riti religiosi si sono aperti con la Domenica delle Palme. Secondo il calendario liturgico è la domenica che segna l’inizio della Settimana Santa, gli ultimi giorni della vita di Gesù Cristo, e precede la domenica di Pasqua. Questa sera si celebra in chiesa Madre  la Lavanda dei piedi, il gesto che compie Gesù nei confronti dei discepoli durante l’Ultima Cena, prima di essere condannato a morte. Con il Giovedì Santo si conclude la Quaresima, iniziata con il Mercoledì delle Ceneri, e con essa finisce anche il digiuno penitenziale. Con la messa vespertina “in Coena Domini” inizia il Triduo pasquale, ossia i tre giorni nei quali si commemora la Passione, Morte e Risurrezione di Gesù, che ha il suo fulcro nella solenne veglia pasquale e si conclude con i  vespri della Domenica di Pasqua.

Dalla chiesa di Sant’Oliva di Alcamo uscirà domani venerdì l’urna a vetri di Gesù deposto e la statua di Maria Addolorata, vestita di viola riccamente ricamata e col mantello nero gemmato in oro. I due simulacri sono preceduti da una duplice fila di fedeli e con la partecipazione dei bambini vestiti da Samaritane, Giuditte e altri personaggi. Questo è l’aspetto più “tradizionale” e per certi versi folcloristico della processione. Per la processione i congreganti si vestono di nero con una corona di spine sul capo. Tra le funzioni più antiche in Sicilia c’ è quella di Alcamo. Nella Chiesa Madre, con un meccanismo, dell’800, nascosto alle spalle dell’altare principale, viene lanciata in alto la statua di Gesù Risorto durante la messa di sabato notte.