Distretti produttivi, Turano ne autorizza altri dieci. Due a Castelvetrano e uno a Custonaci

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Si amplia la geografia dei distretti produttivi siciliani. Ne nascono dieci, 3 nel trapanese e 5 nel palermitano, che si aggiungono ai 13 rinnovati e riconosciuti nel 2020. Si amplia quindi in Sicilia la mappa delle filiere di imprese siciliane. Ieri l’assessore regionale alle Attività produttive, l’alcamese Mimmo Turano, ha firmato i decreti di riconoscimento dei dieci nuovi distretti produttivi. Tra questi il distretto del marmo di Sicilia a Custonaci, quello dell’olio extravergine di oliva siciliano a Castelvetrano e il distretto olive da tavola siciliane sempre nella cittadina castelvetranese.

Nel palermitano sono stati invece riconosciuti dal governo regionale i distretti delle Ceramiche made in Sicily, del vino di Sicilia, Dolce Sicilia, luxury hospitality e Sicily Valley a Palermo.

“Quando mi sono insediato ho trovato una situazione dei distretti produttivi davvero critica – ha detto l’assessore Turano. –  Nel 2017 il sistema dei riconoscimenti era praticamente bloccato e non si era proceduto ai rinnovi o a nuove istituzioni. Abbiamo quindi messo in campo tutti gli strumenti amministrativi necessari per far ripartire i distretti – ha concluso Mimmo Turano –  puntando anche a un sostanziale riordino”. I distretti produttivi, che videro la luce nel 2005, vennero istituiti dalla regione con l’obiettivo di far lavorare le filiere produttive per sistemi integrati in grado di darsi una programmazione a livello territoriale sostenuti da fondi specifici. Fondamentale per la ripartenza del sistema è stata la revisione delle procedure per i riconoscimenti.

Il nucleo di valutazione precedentemente previsto è stato sostituito da una commissione di valutazione interna al Dipartimento ed è stato ampliato il riconoscimento temporale dei distretti da tre a cinque anni. Fra i 23 distretti produttivi adesso esistenti in Sicilia anche il distretto Pesca e Crescita Blu di Mazara del Vallo.