Sono arrivati a Balestrate i commissari dell’OSL, l’Organismo Straordinario di Liquidazione, ente temporaneo nominato dal Ministero dell’Interno nei comuni dichiarati in dissesto finanziario. Le casse del comune marinaro sono all’asciutto e sommerse da debiti per svariati milioni di euro. Una situazione che, dopo un lungo tira e molla, ha prodotto la delibera di dissesto e alcune forti prese di posizione. Come quella di circa un mese fa quando il consiglio comunale aveva bocciato la proposta di far schizzare alle stelle tributi comunali proprio per cominciare a risanare la situazione debitoria -finanziaria dell’ente locale balestratese. La situazione è evidentemente pesante ma adesso tutto passa nelle mani dell’OSL, così come avvenuto alcuni anni fa anche al comune di Partinico.
L’organismo ministeriale dovrà occuparsi di gestire e liquidare i debiti accumulati fino alla data del dissesto, operando in modo autonomo rispetto agli organi della burocrazia dell’ente locale dell’amministrazione comunale. I commissari dovranno occuparsi anche della definizione degli accordi con i creditori e di attuare misure straordinarie per ripianare la massa passiva. Durante l’operato dell’organismo straordinario di liquidazione, nominato con decreto dal presidente della Repubblica, il comune di Balestrate continuerà a gestire le attività, ma soltanto quelle di ordinaria amministrazione, con un dettagliato piano di riequilibrio finanziario.
L’OSL cesserà la sua funzione nella cittadina marinara una volta completata la liquidazione e ristabilita la sostenibilità economica dell’ente locale attualmente in dissesto. Insomma sindaco, giunta e consiglio comunale restano in carica ma con pochissimi poteri e, ancor meno, in materia programmatica. Ieri intanto altre polemiche in consiglio comunale per la mancata costituzione del comune di Balestrate nel procedimento dell’agenzia di riscossione della Sicilia su un accertamento alla ‘Società del porto’ di 600.000 euro.