Discariche in zone residenziali a Torretta, punto e a capo. Solo sopralluoghi

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Il nostro servizio, su segnalazione dei cittadini, andato in onda 4 mesi fa ha portato soltanto a numerosi sopralluoghi effettuati dalla polizia municipale e dai carabinieri. Per il resto nulla è cambiato in alcune zone residenziali di Torretta in cui sono disseminate discariche abusive con abbandono di materiali di vario genere: plastica, componenti elettronici, lamiere, eternit contenete pericoloso amianto, sacchi di indifferenziata, bottiglie di vetro, materassi, divani rotti. Altissimo tasso di inquinamento ambientale, quindi, e grave rischio igienico sanitario per la salute dei cittadini. Le segnalazioni da parte dei residenti continuano a fioccare ma i risultati non arrivano.

Anzi, come possiamo vedere da queste immagini di qualche giorno fa, in contrada Orioles, lungo il torrente Ciachea, la situazione è nettamente peggiorata. Una enorme quantità di rottami di elettrodomestici, con componenti in plastica, lamiera e in polietilene è stata scaricata in quella stradina comunale che costeggia il torrente, a breve distanza da villette e case di campagna di cittadini residenti in quella zona. Secondo quanto raccontato da un cittadino di Torretta, Andrea Schiavo, che ha raccolto le tante lamentele dei residenti, l’amministrazione comunale aveva promesso di portare avanti il progetto “rifiuti zero” per rendere l’ambiente pulito e libero dalla presenza altamente inquinante di queste discariche a cielo aperto sparse in varie zone extra urbane del paese.

Schiavo smentisce anche il comunicato pubblicato il 13 Luglio sul sito istituzionale del comune di Torretta con cui veniva annunciata la riduzione dei tributi della Tari per tutti i torrettesi. Si tratterebbe invece di una rimodulazione della sola tariffa relativa ai costi fissi e della percentuale di ripartizione dei costi tra utenze domestiche ed utenze non domestiche, favorendo in piccola parte solo attività produttive che avevano già avuto delle agevolazioni per effetto del decreto Covid.