Dimissioni per indagati di mafia, Castellammare 2.0 rilancia delibera. Intanto Como subentra a Drago

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Otto anni fa, esattamente il 4 luglio del 2012, la giunta municipale castellammarese, guidata dal sindaco dell’epoca Marzio Bresciani, approvò una delibera dal titolo “Dimissioni in caso di indagini per reati di mafia”. Il provvedimento dell’esecutivo riguardava il sindaco e i suoi assessori. Dopo otto anni, e proprio in un momento in cui il primo cittadino Nicola Rizzo risulta indagato, il gruppo consiliare di minoranza Castellammare 2.0 ha ripreso l’argomento presentando un apposito ordine del giorno. Stavolta però dovrebbero essere i consiglieri comunali ad assumere l’impegno con la cittadinanza di dimettersi qualora fossero raggiunti da indagini per reati di mafia.

L’opposizione spera che il documento possa essere votato all’unanimità dal Consiglio comunale. Castellammare 2.0, nell’ordine del giorno, parla di legalità, trasparenza e integrità che devono sempre albergare in ogni amministratore comunale; di misure idonee per conseguire sempre più risultati positivi alla luce delle leggi nazionali e regionali volte a contrastare il fenomeno
mafioso; della necessità che gli Amministratori evidenzino comportamenti che preservino le Istituzioni da sospetti e disagi particolarmente rilevanti qualora uno di loro sia soggetto ad indagini giudiziarie relative a reati di mafia, anche se non ancora
pervenute a rinvio a giudizio o a misure restrittive. Pertanto, per assicurare esemplarità e onorabilità, qualora l’ordine del giorno venisse approvato, i consiglieri comunali procederanno a rassegnare le dimissioni ove venissero a conoscenza di essere indagati per reati di mafia. In poche parole il documento vuole spingere tutto il consiglio comunale a riflettere su quanto deliberato in passato dalla giunta Bresciani e quindi magari ripercorrere quella scelta.

Intanto cambia la composizione del massimo consesso civico castellammarese. Il componente della maggioranza, Calogero Drago, 48 anni, funzionario di banca, alla sua prima esperienza politica, ha rassegnato le dimissioni. Nella sua lettera Drago parla di entusiasmo che si scontra con l’impossibilità di agire davvero per il bene della cittadinanza a causa da nuovi impegni professionali e personali. Il consigliere di ‘Oltre’ ha cerato sempre di perseguire due obiettivi, coerenza ed evoluzione. Il primo
centrato in pieno perché personale, il secondo invece no perché ovviamente necessitava del supporto dell’intera amministrazione comunale.

Le dimissioni erano già da tempo nella mente di Drago ma sono state accelerate dalle recenti vicende giudiziarie che hanno riguardato il sindaco Rizzo. In consiglio dovrebbe adesso
subentrare Vittoria Genna, prima dei non eletti, che però recentemente ha preso servizio al comune di Castellammare. A causa della sua incompatibilità entrerà in consiglio, tranne improbabili novità, Antonio Como dipendente comunale ad Alcamo
e personaggio noto nel mondo dello sport, in particolare del calcio.