Alcamo, diluvio e danni. Torrente ‘Canalotto’ distrugge tutto, acqua al ‘Paladangelo. 4 persone salvate alle ‘terme’ (VIDEO)

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Pioggia, a tratti torrenziale, dalle 5 del pomeriggio e fino alle 23 circa. Una domenica difficile per il territorio alcamese che ha subito notevoli danni sia in città ma soprattutto nelle periferie e ad Alcamo Marina. Le immagini sembrano essere tratte da un film sull’apocalisse. Autovetture trascinate e accatastatesi da sole, pavimentazioni stradali divelte, muri abbattuti, torrenti ingrossati e straripati, abitazioni allagate, acqua anche in alcuni supermercati, fango e detriti al santuario, strade franate. Tantissimi danni alle cose ma, per fortuna, nessun problema alle persone nonostante siano stati necessari salvataggi e pure evacuazioni di alcune abitazioni.

Piazza Ciullo nel giro di poco tempo è diventata un lago con acqua anche abbastanza alta, gli scalini dell’ex pescheria si sono trasformate nelle cascate impetuose della Marmora e dalla discesa del santuario è andato giù di tutto, anche numerose autovetture che si trovavano in sosta. Attività commerciali, laboratori di pasticceria e anche il supermercato Lidl sono stati invasi da abbondante acqua che dall’esterno si è riversata negli interni. Allagato pure il Paladangelo, il palasport adesso adibito ad hub vaccinale. L’acqua, dalle scale, è finita sulla pavimentazione. Tantissimo fango è inoltre sceso giù fino al Santuario della madonna dei miracoli che, ancora una volta, è stato invaso da acqua e fanghiglia.

Muri di cinta abbattuti sia in città, nei pressi dell’ex dispensario, e ad Alcamo Marina in zona Canalotto. Qui si sono registrati i danni più ingenti. La via dei Fiori 2, quella che corre lungo il torrente, è franata ed è stata quindi interdetta al transito. Le abitazioni e le autovetture ad ovest dell’incrocio fra 187 e provinciale sono state invase dall’acqua che ha abbattuto recinzioni e trascinato una decina di automobili causando notevolissimi danni economici alle famiglie. Una piccola ‘apocalisse’ in via dei Tulipani. L’intervento provvidenziale dei vigili del fuoco, erano presenti squadre di Alcamo, Trapani e Mazara del Vallo, è servito anche ad evacuare alcune persone dalle case.

Operazione delicata e portata brillantemente a termine anche da parte degli uomini del SAF che hanno dovuto fare i conti con il fiume delle acque calde ingrossatosi paurosamente. I pompieri sono riusciti a salvare quattro uomini, un italiano, due tedeschi e un ecquadoregno, che stavano facendo il bagno in due tratti diversi del fiume. Difficili ma ben riuscite le tecniche specialistiche utilizzate dal SAF e coordinate dal castellammarese Vincenzo Ligotti che, pur essendo libero dal servizio, non ha esitato ad intervenire subito da solo, rischiando la vita, prima che arrivassero i colleghi dai distaccamenti di Alcamo e Trapani. Dodici anni fa, in quelle zone, morì un infermiere alcamese che, durante una pioggia torrenziale, venne travolto dall’acqua nei pressi della sua abitazione di villeggiatura.