Denuncia i Carabinieri: “Hanno picchiato mio figlio”

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    Denuncia i carabinieri che, a suo dire, avrebbero picchiato il figlio minorenne. Un piccolo imprenditore edile di Borgetto si è rivolto alla procura della Repubblica di Palermo: sostiene che il ragazzo, sorpreso senza patente al volante di una macchina, sarebbe stato scaraventato per terra e preso a schiaffi e pugni.

    È una denuncia pesante. E ci sarebbe anche un testimone pronto a confermare tutto. La ricostruzione dei familiari del ragazzo contrasta, però, con quella dei militari: i carabinieri hanno solo fatto il proprio dovere, bloccando una persona che non si è fermata all’alt.

    Il 12 settembre scorso, racconta il quotidiano Live Sicilia, poco dopo le dieci e mezzo di sera, S.L.P., 17 anni, scende dalla casa dei genitori per riaccompagnare la fidanzata che abita a Partinico.

    Ma, invece di utilizzare lo scooter, decide di prendere la macchina della madre. Sulla strada del ritorno, intorno a mezzanotte, si imbatte in un posto di blocco. “Preso dal panico effettuava delle manovre che – scrive il padre nella denuncia – inevitabilmente richiamavano l’attenzione dei militari, i quali lo raggiungevano. Il giovane, visibilmente in preda al panico appena sceso dalla macchina diceva subito di essere un minorenne e di avere preso la macchina della madre. Inspiegabilmente i militari – prosegue l’esposto – e senza alcun tipo di comportamento da parte del minore lo colpivano con schiaffi e pugni, lo costringevano a sedersi a terra ammanettandolo con le mani dietro la schiena”.

    L’uomo sostiene che il figlio sia stato vittima di un’aggressione, immotivata e prolungata. Ecco perché ha incaricato l’avvocato Anthony De Lisi di sporgere querela:

    “La nostra stima nei confronti dell’Arma resta profonda e immutata – dice il legale – ma riteniamo che in questa circostanza il comportamento dei militari abbia oltrepassato il limite”.

    Di tutt’altro tenore la ricostruzione dei carabinieri. Il ragazzo non si sarebbe fermato all’alt e per bloccarlo sarebbe stato necessario inseguirlo e poi placare la sua reazione. Da qui, oltre alla denuncia per guida senza patente, anche quella per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.

    Anche il padre è stato denunciato: intervenuto in caserma avrebbe minacciato i militari.