Delocalizzazione distilleria Bertolino, Alcamo e Castellammare si oppongono alla delibera di Partinico

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Un “ricorso per opposizione” alla delibera di variante urbanistica per la delocalizzazione della distilleria Bertolino di Partinico. A sottoscriverla ieri i sindaci e le amministrazioni comunali di Alcamo, Castellammare del Golfo, Balestrate e Trappeto. Il “ricorso” viene fatto alla recente variante approvata dal consiglio comunale di Partinico che autorizza lo spostamento dell’industria insalubre di prima classe dall’attuale sito di viale dei Platani in contrada Bosco Falconeria, territorio al confine tra Balestrate ed Alcamo. Una delocalizzazione che sta trovando la ferma opposizione non solo degli ambientalisti e di parte della politica e del mondo dell’associazionismo partinicese ma anche dei Comuni dell’hinterland preoccupati dall’eventuale impatto ambientale che potrebbe avere un impianto simile nel cuore di una zona a vocazione agricola come quella di contrada Bosco Falconeria. L’atto sottoscritto dai 4 Comuni adesso sarà inviato al consiglio comunale, alla giunta e al segretario generale del Comune di Partinico. “L’industria, secondo quanto deliberato dall’assise di Partinico – ha sottolineato il sindaco di Alcamo Domenico Surdi nel corso di un incontro avvenuto ieri pomeriggio tra il comitato cittadino contro la delocalizzazione e gli amministratori – andrebbe ad alloccarsi nei pressi delle sorgenti di Cannizzaro che approvvigionano di acqua la nostra città. Esprimo preoccupazione anche per la zona particolarmente vocata all’agricoltura anche biologica dove insistono diversi alcamesi”. “Ritengo di dover tutelare il nostro territorio da un possibile inquinamento – aggiunge il sindaco di Balestrate Totò Milazzo – dal momento che il progetto della nuova distilleria prevede lo scarico sul fiume Jato. Un territorio come il nostro vocato al turismo non può permetterselo”. Ora quindi tutto passa nelle mani e nella volontà del consiglio comunale di Partinico che dovrà esprimersi sull’opposizione alla delibera: “Anzitutto chiederemo un incontro allargato a tutti e quattro i Comuni dell’hinterland per spiegare le ragioni di questo atto deliberativo – precisa il presidente del consiglio comunale di Partinico Filippo Aiello -. Siamo aperti al confronto ma chiaramente vogliamo portate reali e fondate motivazioni per arrivare all’annullamento di una delibera. Si è arrivati a questo atto dopo una lunghissima discussione, credo che queste preoccupazioni si sarebbero anche potute esprimere  prima”. L’obiettivo dichiarato dell’industria ad oggi è quello di realizzare nella nuova superficie individuata, ampia all’incirca 15 ettari, un impianto industriale per l’estrazione da biomasse vegetali di bioetanolo da destinare al mercato dei carburanti verdi, nonché per la trasformazione di biomasse vegetali per la produzione di energia termica ed elettrica mantenendo alcune produzioni tradizionali come quella di alcool per l’industria.