Default comune di Balestrate, scaduti termini per ‘piano di rientro’. VV.UU. in protesta

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I conti e le casse del comune di Balestrate sonosempre più in rosso. La situazione ha provocato anche una spaccatura all’interno della giunta con l’assessore Sebastiano Orlando, in quota Tonino Palazzolo, che non si presenta più alle riunioni dell’esecutivo guidato dal sindaco Vito Rizzo. Il consiglio comunale, lo scorso mese di aprile, aveva approvato il ricorso al piano di rientro per sistemate i conti ma poi le elezioni hanno stoppato i termini previsti dalla legge. Vito Rizzo, dopo l’insediamento per il suo secondo mandato, ha quindi ricevuto 90 giorni di tempo.

Da quel momento sono scattati i 60 giorni previsti per approvare il piano di rientro. Il tutto ha prodotto una scadenza per metà del mese di novembre, quindi ampiamente scaduta.  Se non dovesse arrivare alcuna nuova proroga, il comune di balestrate sarebbe già in stato di fallimento. La situazione dei conti comunali balestratesi è particolarmente pesante. Un comune che dal 2015 già impiega ogni anno 83 mila euro per ripianare il disavanzo dell’epoca che ammontava a due milioni e mezzo.

Adesso si parla di un buco che va dai 4 ai 5 milioni di euro. Un paio di situazioni sono sintomatiche di quanto stia accadendo. La giunta Rizzo non ha ancora approvato, ad esempio, il nuovo piano della TARI proprio per mancata certezze sulla disponibilità finanziaria. Non si sa, a questo punto, fino a quando la ditta incaricata, la castellammarese Agesp, andrà avanti nella raccolta dei rifiuti.

Altra cartina di tornasole è la protesta degli agenti della polizia municipale in attesa di una quantità non indifferente di arretrati. Il comune, dopo un accordo fra sindacati e giunta, non è riuscito ad onorare gli impegni. I vigili urbani, che attraverso le sigle sindacali avevano già proclamato lo stato di agitazione, hanno deciso adesso  di non effettuare più le turnazioni fin quando non riceveranno certezze sulle loro spettanze arretrate.