Danneggiò auto dei vigili urbani per vendetta ad Alcamo, va a giudizio

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Il tribunale di Trapani rinvia a giudizio l’alcamese di 44 anni che nell’ottobre del 2014 danneggiò le auto dei vigili urbani davanti al comando e tentò di darle alle fiamme. L’uomo, L.B., 44 anni, pregiudicato, di professione ambulante, dovrà rispondere dei reati di danneggiamento aggravato e danneggiamento seguito da incendio. L’udienza si aprirà il prossimo 7 aprile davanti al giudice monocratico Rossana Cicorella. Il Comune si costituirà parte civile come ha stabilito già la giunta guidata dal sindaco Domenico Surdi e ha dato incarico di difesa alla propria dipendente Silvana Calvaruso. Secondo la ricostruzione dei fatti che vide insieme polizia municipale e carabinieri, il 44enne si volle vendicare dei vigili urbani perchè poco prima gli avevano sequestrato la frutta. In base a quanto sostenuto dai militari dell’Arma l’uomo un quarto d’ora dopo essere uscito dal comando tornò armato di punteruolo e bucò 12 pneumatici di quattro auto posteggiate proprio sotto la sede dei caschi bianchi e poi due di loro furono cosparse di benzina. Solo per un fortuito caso l’incendio non riuscì ad innescarlo. Poi si diede alla fuga che durò poco: infatti i caschi bianchi riuscirono a riconoscerlo perché individuato dal primo piano del comando da una finestra da alcuni agenti. Una storia che ha avuto inizio quando i vigili urbani, nell’ambito di servizi di controllo di polizia commerciale, individuarono 5 ambulanti di frutta e verdura abusivi in viale Europa. La merce, all’incirca 200 chili di frutta e verdura, venne sequestrata e distrutta perché di dubbia provenienza. Nel contempo al comando di polizia municipale i cinque ambulanti vennero identificati e multati con un’ammenda di circa 300 euro a testa. Intorno alle 13,30 finirono le procedure e gli ambulanti abusivi uscirono dal comando. Mai si sarebbe potuto immaginare cosa potesse succedere qualche minuto dopo. L.B. per l’appunto, che oltretutto ha precedenti penali per minacce e violenza privata, ritornò al comando e con un oggetto appuntito bucò le ruote di quattro auto del Comune, due di proprietà dei vigili urbani e due invece a disposizione di altri uffici. Per completare l’opera prese della benzina e la cosparse, cercando poi con un accendino di appiccare il fuoco. L’operazione non riuscì anche perché, alla vista dei caschi bianchi nel frattempo scesi in strada, si diede a precipitosa fuga sulla sua auto.