Alpauno

Da rissa aggravata a concorso esterno in omicidio. In carcere, per la morte di Bacchi, Cristian Leto

Il pubblico ministero ha riformulato l’ipotesi di reato per il giovane partinicese, all’epoca dei fatti diciassettenne, coinvolto nella rissa che portò alla morte di Francesco Bacchi e che scoppiò all’esterno della discoteca medusa di Balestrate. Cristian Leto, adesso maggiorenne di appena 18 anni, che era stato già affidato ad una comunità è adesso finito nel carcere minorile di Malaspina. Il giovane, in un primo momento tirato in ballo, assieme ad altri coetanei per rissa aggravata, è adesso accusato di concorso esterno in omicidio preterintenzionale, reato quest’ultimo ascritto a carico di Andrea Cangemi. Le indagini dei carabinieri di Partinico, oltre all’arresto di Cangemi e al ricovero in comunità per Leto, il 27 febbraio scorso portarono anche agli arresti domiciliari di altri ragazzi appena maggiorenni, i partinicesi Alessio Greco e Gaetano Lo Giudice, e il borgettano Bernardo Ferro, tutti accusati di rissa aggravata. Le indagini a carico di Cristian Leto, coordinate dalla Procura presso il Tribunale per i Minorenni guidata da Claudia Caramanna, hanno poi fatto emergere quadro indiziario ben più pesante nei confronti del giovane finito adesso in carcere e accusato di omicidio, assieme ad Andrea Cangemi arrestato il giorno stesso dell’omicidio. Francesco Bacchi venne colpito violentemente nel corso di una rissa il 14 gennaio scorso. Si fronteggiarono due gruppi di ragazzi, per motivi ancora poco chiari, con spintoni e insulti che cominciarono all’interno della discoteca di Balestrate e che poi, appena all’esterno, sfociarono nella tragedia. A colpire con maggior foga il ventenne, deceduto praticamente sul posto, sarebbero stati soprattutto Cristian Leto e Andrea Cangemi, il primo adesso in carcere per concorso esterno in omicidio preterintenzionale e il secondo, ai domiciliari da circa sei mesi, per omicidio preterintenzionale, vale a dire il reato che contempla l’uccisione di una persona ma senza la reale volontà di uccidere.

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