Da lunedì Sicilia arancione. Lievi alleggerimenti, aprono i negozi. Caos alle ‘superiori’, rinvio a giorno 8

0
64

La Sicilia abbandona la zona rossa e ritorna in arancione. A partire da lunedì la nostra isola sarà nella fascia intermedia di rischio Covid con regole, divieti e misure meno stringenti rispetto a alla zona rossa. Con il ritorno in arancione sarà sempre vietato circolare dalle ore 22 alle ore 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute. Vietati gli spostamenti in entrata e in uscita fuori Regione ma anche da un Comune all’altro, salvo comprovati motivi. Si raccomanda anche di evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata all’interno dello stesso Comune di residenza. Saranno invece consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro 30 chilometri dai confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.

È permesso andare, una sola volta al giorno, in un’altra abitazione privata nello stesso Comune: possono farlo al massimo due persone, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni, disabili o persone non autosufficienti che convivono con loro. Tutti i negozi saranno adesso aperti. Nei bar e nei ristoranti non è consentita la consumazione. L’asporto per i bar è consentito fino alle ore 18, fino alle 22 è permesso per i locali con cucina. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni. I centri commerciali rimarranno chiusi nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno. Restano chiusi musei, cinema, teatri, piscine, palestre e sale giochi. Non riapriranno i battenti nemmeno le università, salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori. Riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico.

Scuole, invece, in stan-by fino alle 15 del pomeriggio, a circa 36 ore da quella che doveva essere la riapertura secondo le dichiarazioni dell’assessore Lagalla di martedì scorso. Insomma, dopo che i dirigenti scolastici sono andati in ambasce perché non sapevano cosa fare e dopo che la CGIL si è messa sul piede di guerra, è finalmente arrivata la nota della Regione. Lunedì tornano in classe, al 100%, gli alunni di seconde e terze medie.  Gli studenti delle superiori attenderanno ancora una settimana e rientreranno nelle classi, ma al 50% della capienza (metà seguirà da casa in DAD), da lunedì 8 febbraio. Avranno più tempi di organizzarsi anche le aziende di trasporti che, fino alla tarda mattinata di oggi, non sapevano cosa fare lunedì mattina e chiedevano lumi ai presidi. Questi ultimi ne sapevano meno di loro. Una specie di barzelletta alla siciliana!