Alpauno

“Da Cosa Nostra a Casa Nostra”, prende corpo progetto con studenti. Assegnato bene confiscato

Comincia a prendere sempre più forma e ad animarsi il progetto culturale “Da Cosa nostra a Casa Nostra”. Promosso dal comune di Erice e sostenuto quello di Trapani, il progetto ha come sua sede un bene confiscato alla mafia, una abitazione nel territorio ericino, in via Tenente Pollina, appartenuta al boss della mafia trapanese Francesco Pace. La struttura, grazie ad un finanziamento del Ministero dell’Interno, è stata attrezzata con una serie di postazioni informatiche e dotata di una web radio, nonché modernamente arredata così da essere usata anche per luogo di incontri e riunioni. Da qualche settimana il comune di Erice ha affidato all’associazione “Trapani per il futuro” la struttura che è dedicata ai gemellini Salvatore e Giuseppe Asta, uccisi dalla mafia, con la loro mamma, il 2 aprile 1985 a Pizzolungo, quando Cosa nostra tentò di far saltare in aria l’autovettura sulla quale viaggiava il giudice Carlo Palermo.

All’interno dei locali è prevista la realizzazione di una biblioteca multimediale nella quale raccogliere gli atti giudiziari, cominciando da quelli più rilevanti, riguardanti i processi contro l’organizzazione mafiosa trapanese, ma anche la documentazione relativa ai beni confiscati. In questo ambito la biblioteca sarà dedicata al prefetto Fulvio Sodano. Nei giorni scorsi si è tenuta una prima riunione operativa alla quale hanno partecipato, tra gli altri, le delegazioni dei due comuni guidate dai sindaci di Erice e Trapani, Daniela Toscano e Giacomo Tranchida e i rappresentanti dell’associazione Trapani per il Futuro con il presidente Sergio Parisi.

Si è pianificata l’azione da condurre già nelle prossime giornate, per giungere, in coincidenza della celebrazione del “Non ti scordar di me” edizione 2022, la settimana della memoria dedicata al ricordo della strage di Pizzolungo, a rendere operativo il sito dove raccogliere i documenti giudiziari e funzionante la web radio. Quest’ultima sarà attiva grazie a una sinergia con gli studenti dei licei Ximenes e Fardella che, per il progetto “Da Cosa Nostra a Casa Nostra”, chiederanno l’adesione di altri istituti scolastici trapanesi. “Pensiamo – ha detto il sindaco di Trapani, Tranchida –  alla creazione di una palestra culturale dove agli esercizi per tenere viva la memoria si aggiungano quelli per avere profonda conoscenza della storia di questo territorio”. “In questo cammino – ha aggiunto il sindaco di Erice, Toscano  – abbiamo incontrato già importanti collaborazioni e tra queste tanti giovani  che stanno crescendo col desiderio di vedere sconfitta una volta e per sempre l’organizzazione mafiosa”.

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