Bisognerà trascrivere anche altre intercettazioni. Questo è venuto fuori dall’udienza del processo Cutrara, quello che si sta svolgendo con il rito ordinario, presso il tribunale di Trapani. L’udienza si è aperta con il giuramento del perito, Roberto Genovese, al quale è stato dato l’incarico di trascrivere le intercettazioni richieste dal pm.
Il professionista, però, dovrà aggiungerne altre. Infatti gli avvocati di alcuni imputati, Giuseppina Cataldo per Francesco Domingo, Aurelio Cacciapalle per Felice Buccellato, Alessandro Pergolizzi per Lilla e Nicola Di Bartolo, Ernesto Leone per Salvatore Labita, hanno chiesto al tribunale che venissero trascritte anche altre intercettazioni. La richiesta è stata accolta e sono stati concessi 60 giorni per il deposito della perizia di trascrizione.
Il processo è stato quindi rinviato al 13 settembre. In quella sede saranno sentiti i primi due testi dell’accusa, il capitano dei carabinieri Giuseppe Del Sole e il maggiore Cosimo Carluccio. L’operazione antimafia ‘Cutrara’, che con un blitz del 17 giugno del 2020 sveglio all’alba la popolazione di Castellammare del Golfo, è scaturita in due processi. Uno è quello ordinario in corso di svolgimento a Trapani e che vede fra gli imputati anche Francesco Domigno, detto Ciccio Tempesta ritenuto il capo-mafia castellammarese.
Con lui sono alla sbarra anche Felice Buccellato, i fratelli Lilla e Nicola Di Bartolo, Salvatore Labita e Francesco Ancona, l’anziano padre della compagna del sindaco della cittadina del Golfo. L’altro processo riguarda invece coloro che, come il primo cittadino Nicola Rizzo, hanno optato per il rito abbreviato: l’ex presidente del consiglio comunale di Trapani, Francesco Di Bono, il marsalese Diego Angileri, il boss trapanese Virga e i castellammaresi Salvatore Mercadante, Daniele La Sala, Carlo Valenti, Camillo Domingo, Maurizio Mulè, Antonio Sabella e Francesco Stabile. La sentenza, per il processo abbreviato, dovrebbe arrivare il 14 di settembre.
