La vicenda del neonato trovato senza vita nella culla termica di una parrocchia di Bari ha riportato in primo piano il tema delle ‘Culle per la vita’. Il parroco della chiesa di San Pietro a Trapani, chiesa che ospita una simile struttura, è quindi voluto intervenire, con una lettera aperta, sul quello che definito “un dramma terribile, una ferita per tutti e che pone tante domande da chiarire al più presto. Qui in parrocchia a Trapani – ha scritto don Giuseppe Bruccoleri – abbiamo sentito forse una volta di più l’angoscia e gli interrogativi per questa drammatica notizia. Tanti giornali e telegiornali hanno realizzato servizi sulle culle per la vita attualmente attive in Italia. Anche noi siamo stati contattati da un TG locale – ha raccontato il parroco di san Pietro – ma ci siamo poi resi conti che il servizio poi andato in onda puntasse sulle responsabilità della coscienza collettiva e non su come effettivamente opera la rete che parte dalla ‘Culla per la Vita’ al fine di salvare i piccoli neonati. Un articolo che a tratti mi è sembrato scivolare in un vago moralismo. Fino ad un passaggio – certamente infelice – in cui parlando della nostra culla per la vita (e solo di quella della chiesa di san Pietro a Trapani) si insinua che essa possa diventare un “monumento all’indifferenza e alla negligenza”.
Non mancano poi altri passaggi in cui si chiede di garantire una manutenzione costante e accurata insinuando anche qui il sospetto che questa non venga fatta. Sorvolando sulla superficialità di queste considerazioni – ha aggiunto il parroco – ho pensato però di approfittare di questa attenzione giornalistica per spiegare come funziona tale sistema a Trapani Si tratta di una culla inserita nella parete di una stanza che ha uno sportello esterno: un vero e proprio dispositivo dotato di un sistema di allarme che scatta nel momento in cui viene aperto e adagiato un bambino. Lo sportello della culla, una volta chiuso, non si potrà riaprire dall’esterno mentre il sistema di allarme, rilevata la presenza del neonato, invierà un segnale che permetterà di poter prestare soccorso nel più breve tempo possibile. La culla è dotata anche di un sistema di videosorveglianza che riprende esclusivamente il cuscino dove viene depositato il neonato. La culla è attiva da giugno 2023 grazie ad un protocollo fra parrocchia, Asp e 118. È stata realizzata con un grosso contributo dell’Ordine dei Medici e grazie alle offerte dei fedeli. L’ultima manutenzione del sistema è stata effettuata il 28 ottobre scorso.