Covid, falsificazione dati. Gip, accuse gravi ma arresti annullati

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Sono scesi da 36 a soltanto sette i reati contestati  dall’inchiesta sui dati falsi della pandemia in Sicilia che, alla fine dello scorso mese di marzo, portò ad alcuni arresti ma anche alle dimissioni dell’assessore regionale alla salute Ruggero Razza. Il fascicolo era stato aperto dalla procura di Trapani, alla luce di alcune conversazioni telefoniche intercettate nell’ambito di un’altra inchiesta, quella su un laboratorio di analisi di Alcamo. Dal successivo trasferimento de carteggi, dopo gli arresti, dalla procura trapanese a quella di Palermo, il procuratore aggiunto Sergio Demontis e il sostituto Andrea Fusco hanno ridisegnato l’inchiesta e presentato una nuova richiesta al gip del capoluogo, Cristina Lo Bue.

Dal pronunciamento del giudice per le indagini preliminari sono adesso decaduti gli arresti domiciliari per i tre indagati ma è scattata la sospensione dal servizio per un anno per la dirigente del DASOE Maria Letizia Di Liberti e per il funzionario Salvatore Cusimano. Sospensione dal servizio per un anno. L’ex assessore alla Salute, Ruggero Razza, resta indagato. Secondo il GIP “Non si trattava di innocue alterazioni di dati, effettuate al fine del rendere reali gli stessi dati comunicati ma di falsificazioni penalmente rilevanti, in quanto finivano per incidere sulla genuinità e attendibilità del dato”.

La procura di Palermo ha svolto nuove indagini dopo il fascicolo ricevuto dai colleghi di Trapani ed ha sentito i funzionari dell’Istituto superiore di sanità. E’ emerso che i “dati dei decessi sono ininfluenti sugli indicatori” che poi determinano le zone rosse. Come “ininfluenti” sono i bollettini quotidiani diffusi a titolo informativo, che non sono tecnicamente atti pubblici. L’alterazione dei dati è stata ammessa nel corso degli interrogatori sia dalla stessa Di Liberti anche dagli altri due indagati, il funzionario Cusimano e il tecnico informatico Emilio Madonia. Il gip ha scritto anche che l’inchiesta “merita senz’altro un doveroso approfondimento investigativo per capire il perché di questa operazione di falsificazione dei dati.