Covid 19, rischio denunce in strada? Allora incontri in terrazza, a dispetto delle regole

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Norme anti-contagio sempre più stringenti. Niente più corsetta, parchi e ville chiusi, saracinesche abbassate tutte le domeniche anche per i supermercati, uscita da casa soltanto una volta al giorno, forze dell’ordine in strada ed ora anche l’esercito. Qualcuno però non capisce ed è sempre parecchia la tentazione di uscire di casa per i motivi più svariati. Diverse le persone sanzionate per il mancato rispetto delle norme ministeriali per limitare il contagio da Coronavirus. Sono quindi ancora tanti coloro che non hanno capito la gravità della situazione e le necessità di evitare che in Sicilia arrivino gli stessi numeri della Lombardia.

Qualcuno, che si è fermato dall’andare in giro per timore di incappare in un denuncia penale, ha trovato altri escamotage, ritenendosi ovviamente furbo o forse immune dal contagio o addirittura immortale. Diverse infatti le foto che ci sono giunte in redazione (non le mostriamo per ovvi motivi) e che ritraggono gruppi di persone che abitano nella stessa palazzina, ma di nuclei familiari diversi, che si danno appuntamento sulla terrazza dell’edificio, anche più volte al giorno, per chiacchierare, fumare in compagnia, prendere il caffè. Il tutto senza il minimo rispetto della distanza di sicurezza e delle altre norme anti-contagio.

Insomma una situazione in cui non serve nemmeno la presenza dell’esercito sulle strade. La grave infrazione delle regole viene infatti effettuata all’interno della proprietà privata. Ogni giorno sentiamo 10, cento, mille volte gli appelli a rispettare le norme per evitare che la Sicilia sprofondi in un tragico baratro. Il presidente della regione ha quasi blindato l’isola bloccando quasi in toto l’ingresso di treni, aerei e altri mezzi di trasporto. Ma evidentemente non basta. E’ la testa di alcuni siciliani che deve essere bloccata perché la strafottenza e l’imbecillità di pochi rischiano di distruggere quanto di buono fatto dagli altri.

Il Covid 19 si trasmette attraverso il contatto fra le persone e ha già provocato migliaia di morti in tutta Italia. Cosa non è ancora chiaro agli alcamesi e ai cittadini della Sicilia? Con un maggiore senso di responsabilità dicono gli scienziati, intorno al 20 di aprile dovremmo tirarci fuori da questo dramma. Ma più gli irresponsabili operano a modo loro e più di allungheranno i tempi.