Covid-19, Alcamo sale a 12. Positivo anche il fratello della ventunenne. Stop prelievi a “quarantenati”

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Dopo la ragazza di 21 anni, la più giovane alcamese contagiata dal nuovo coronavirus, anche il fratello di 31 anni è risultato positivo. I due, assieme al padre, sono comunque asintomatici e, posti in isolamento domiciliare, non presentano alcun problema anzi appaiono “sani come pesci”. L’intero nucleo familiare deve soltanto andare avanti con la “quarantena” e, sotto osservazione, attendere che i tamponi si negativizzino.

Intanto in provincia di Trapani, entro la fine della settimana, tutti i casi sospetti o quelli validati come positivi dai tamponi, verranno ricoverati, ove necessario, al Borsellino di Marsala, divenuto covid-hospital. Piano pianino dovrebbero quindi svuotarsi le corsie utilizzate nel nosocomio trapanese per il nuovo coronavirus. Alcamo, che si trova a pochi chilometri da Partinico, si appoggerà invece al covid-hospital partinicese per il ricovero dei positivi mentre i sospetti andranno a Marsala qualora il reparto del Sant’Antonio Abate dovesse essere dismesso.

L’emergenza è sempre attuale, bisogna rimanere in stato di allarme e quindi organizzarsi al meglio qualora i numeri dovessero crescere. La Sicilia, grazie alla storia del contagio che in Italia ha inizialmente preferito le regioni del Nord, ha avuto più tempo e quindi è riuscita a potenziare le sue strutture. In alcune cose, però, si è ugualmente peccato come nella gestione dell’utilizzo dei tamponi. Sono stati avviati altri laboratori di analisi ma si sono quasi esauriti i reagenti, le sostanze chimiche che servono a completare le analisi. La Regione ha provveduto a riacquistarli ma saranno disponibile no n prima del week-end.

Proprio per organizzarsi al meglio, la direzione strategica dell’Asp di Trapani ha nominato il direttore dell’UOC di Anestesia del presidio ospedaliero Sant’Antonio Abate, Antonio Cacciapuoti, commissario aziendale per la terapia intensiva delll’emergenza coronavirus. Il medico sta già predisponendo un piano urgente per l’attivazione dei 35 nuovi posti di terapia intensiva, la distribuzione delle tecnologie acquistate e la dislocazione del personale fra Trapani e Marsala. La direzione strategica dell’Asp ha nominato anche il direttore dell’UOC di pneumologia del presidio ospedaliero trapanese, Gaspare Marino, commissario aziendale dell’area clinica per l’emergenza coronavirus.

Da lunedì, in provincia di Trapani, sono fermi i tamponi ai cosiddetti “quarantenati”. Fino a quel momento erano stati sottoposti ai prelievi i cittadini auto-denunciatisi e rientrati in Sicilia il 14 e 15 marzo. L’esaurimento dei reagenti per le analisi ha bloccato questa importantissima iniziativa predisposta dall’assessorato regionale alla salute. Sono stati quindi costretti a prolungare l’isolamento tutti coloro che erano ritornati in provincia dal 16 al 19 scorsi. Quando il servizio ripartirà, potrebbero quindi risultare troppo poche le 5 postazioni allestite in strada, nei pressi degli uffici di igiene pubblica degli altrettanti distretti dell’ASP (Alcamo, Castelvetrano, Mazara del Vallo, Marsala e Trapani).