Costruttori edili siciliani in allarme: regione Sicilia non paga, costretti a licenziare

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“La Regione dallo scorso mese di novembre non paga le imprese edili che, nonostante tutto, hanno continuato a garantire la prosecuzione dei lavori in tempo di pandemia, ma solo grazie a soldi anticipati dalle banche e ad aiuti statali. Adesso, però, le banche, pressate dalle nuove e più restrittive norme europee, sollecitano il rientro dei crediti temendo che finiscano in sofferenza.

“Siamo costretti a licenziare tutti i lavoratori e a chiudere le imprese.” È l’amara dichiarazione di Santo Cutrone che, da presidente di Ance Sicilia, dà voce agli imprenditori associati “stanchi – dice – di non ricevere più alcuna risposta dagli assessorati.” Cutrone ieri ha inviato “l’ennesimo” sollecito al governatore Nello Musumeci e all’assessore all’Economia, Gaetano Armao, dopo i precedenti andati a vuoto.

Il Rapporto del Ministero dell’Economia e delle Finanze ha accertato che nel 2020 le pubbliche amministrazioni italiane hanno ridotto i tempi di pagamento delle fatture portandoli addirittura al di sotto della media imposta dall’Unione Europea. Persino la Regione Siciliana risultava avere pagato lo scorso anno fatture per quasi 900 milioni di euro su un totale di un miliardo.

Dallo scorso mese di novembre quei 100 milioni mancanti sono rimasti sospesi, così come lo sono da gennaio 2021 ad oggi tutte le altre fatture emesse successivamente. “Che qualcuno – conclude Cutrone – dica finalmente la verità e prenda i necessari e urgenti provvedimenti per riportare i pagamenti alle imprese nei tempi normali”.