Coronavirus. Musumeci: “Senza regole iniziative sanzionatorie”

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«Io vorrei evitare una politica sanzionatoria che costituirebbe un colpo alla nuca rispetto alla situazione disastrosa in cui si trova l’economia siciliana e in particolare alla condizione degli operatori turistici. Faccio appello ad una maggiore disciplina collettiva”. Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci lanciando appelli per rispettare le regole per evitare l’espandersi del coronavirus che desta anche in Sicilia grandi preoccupazioni. «L’ho detto fin dall’inizio – ha aggiunto Musumeci – siamo stati un popolo disciplinato nel corso di quei tre terribili mesi, nessuno avrebbe messo in conto risultati sostanzialmente positivi in Sicilia. Adesso sostiene Musumeci la voce che è tutto libero e che siamo tornati come prima, non è vera. Questo è un serio problema, ma non solo in Sicilia. Per cui registriamo assembramenti nei locali, nelle pizzerie, nei pub. Ma il diritto alla salute è fisiologico. Ecco perché un governatore ha l’obbligo di minacciare sanzioni pesanti per una maggiore disciplina all’interno e all’esterno dei locali pubblici. Siamo pronti a nuove misure se serviranno». Questo lo sfogo di Musumeci in un momento in cui tantissime persone di tutte le età non rispettano le regole molto semplici da osservare. Prima fra tutti il mancato uso della mascherina nei locali pubblici. Succede in tutta Italia e quindi anche ad Alcamo che in molti bar i clienti entrano senza mascherine non indossate anche dagli impiegati di tali esercizi. E poi in quanti locali si rispetta seduti il distanziamento?  Un comportamento grave che va subito sanzionato. Invece non ci sono controlli a sorpresa semplici da attuare. Punirne uno per educarne cento potrebbe rappresentare un monito a stare attenti anche ad Alcamo. Rispettare le regole significa rispettare se stessi e gli altri e che la situazione sia gravissima lo dimostra la probabile proroga dello stato di emergenza.