Contagi, un consulente di Rizzo spara a zero. Putiferio e possibile rimozione

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Castellammare, centro storico

Frasi pesantissime, offensive, volgari e farcite da tantissima rabbia sono state pubblicate in un post su facebook al fine di portare avanti una tesi: l’aumento dei contagi da coronavirus in Sicilia è dovuto più ai turisti che ai migranti. Non entrando nel merito e nella libertà di pensiero sancita dalla nostra Costituzione, l’aspetto gravissimo della vicenda sta nel fatto che a scriverle sulla propria pagina facebook sia stato addirittura il consulente alle relazioni interne ed esterne del sindaco di Castellammare del Golfo, Nicola Rizzo.

Un consulente di fiducia di un primo cittadino, sia chiaro, non è un’istituzione e non è stato eletto dal popolo, ma in molte occasioni, come anche capitato in alcuni casi nella cittadina del Golfo, indossa la fascia tricolore in assenza del sindaco o di altri assessori delegati. Su quanto contenuto nel post incriminato sono stati sollevati gli scudi dal gruppo di opposizione.

I consiglieri comunali Coppola, D’Aguanno, Di Gregorio e Titola hanno inviato una lettera a Nicola Rizzo chiedendo la rimozione immediata del suo consulente. Nella rabbiosa riflessione pubblicata su facebook, il fedelissimo del primo cittadino castellammarese ha utilizzato frasi offensive non soltanto nei confronti di coloro, residenti in altre regioni, che hanno scelto di trascorrere le vacanze in Sicilia ma anche, cosa ben più grave, di chi rientra in estate a trovare la madre o il papà oppure la nonna. Insomma l’ira del consulente non ha risparmiato nemmeno gli stessi castellammaresi, costretti a vivere lontano da casa, e che ritornano nella loro terra nel periodo estivo.

A fare scandalo, oltre che il contenuto del ragionamento, è il linguaggio utilizzato dal consulente del sindaco Nicola Rizzo: “monnezza”, “tornatevene a casa”, “vattene a fanculo” e altre amenità di tal genere. Il gruppo di opposizione Castellammare 2.0 definisce poi l’autore del post come un “soggetto che da più di due anni staziona stabilmente all’interno del palazzo comunale avendo accesso ad atti riservati e occupando spazi destinati ai dipendenti e ponendo in essere, trattandosi di collaborazione professionale esterna, comportamenti di dubbia legittimità ma di sicura immoralità”.

Queste le reazioni del primo cittadino castellammarese, del presidente del consiglio comunale e del vice-sindaco. “L’impegno del mio consulente a titolo gratuito – ha detto Rizzo – è sempre stato di collaborazione e supporto. In riferimento a quanto affermato dallo stesso e diffuso a mezzo Social network, questa amministrazione precisa che si tratta di esternazioni di carattere esclusivamente personale e dalle quali si prendono decisamente le distanze facendo presente di essere da sempre una comunità assolutamente aperta e pronta ad accogliere cittadini e turisti. In considerazione anche di terminologia e modalità, trattandosi di un consulente di questa Amministrazione comunale, abbiamo chiesto l’immediata rimozione del post sul social. Contestualmente riteniamo urgenti pubbliche scuse da parte dello stesso – ha concluso il sindaco Nicoa Rizzo – e l’adozione delle ritenute necessarie azioni consequenziali”.

“Aldilà del pensiero personale che liberamente si può esprimere – ha detto il presidente del consiglio comunale Mario Di Filippi – ritengo assolutamente inopportuno esprimersi con questi toni, con questo linguaggio e in queste maniere”. Più forti le parole del vice-sindaco Giuseppe Cruciata: “Tralasciando che non condivido nemmeno una virgola del suo pensiero, quando lessi il post pensai subito che Pietro avesse perso il senno della ragione. Non so se realmente l’abbia perso – ha concluso Cruciata – ma come minimo mi aspetto da parte sua un post di mega-scuse a prescindere dalle decisioni che prenderà il sindaco sul suo incarico”.