Confiscato a Nicastri. Il “Giardino del sole” venduto a gruppo locale

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Mancavano gli ultimi dettagli e poi una delle sale di ricevimento più eleganti della provincia di Trapani avrebbe aperto i battenti. Già numerose coppie avevano prenotato la sala per la festa del loro matrimonio. La sala “Il giardino del sole”, di contrada Scampati, era stata uno degli investimenti milionari di Vito Nicastri, l’ex elettricista di Alcamo divenuto il re dell’eolico. La diversificazione imprenditoriale per investire i proventi milionari derivanti dall’attività legata alle nuove energie.

Ma intanto pima il sequestro di tutti i beni, tra cui Il Giardino del sole. Poi la confisca. Un anno fa l’amministratore giudiziario aveva deciso di mettere in vendita due grandi immobili, tra cui la sala di ricevimento, che presto sarà ultimata e quindi utilizzabile per ricevimenti ed altro. Il complesso del Giardino del sole è stato venduto per un milione di euro ed acquistato da un gruppo locale. L’acquisto è quasi concluso perchè è già  stata versata la caparra. “Il giardino del sole” sorge in un punto strategico perché in si trova in prossimità dello svincolo autostradale e quindi facilmente raggiungibile anche per le persone che vengono da fuori Alcamo. La richiesta era stata di tre milioni di euro. Trattative ferme invece per un altro mega immobile, confiscato a Nicastri, che si trova in contrada Faranna.

Si tratta di un capannone di 9 mila metri quadrati dove si stava realizzando un mega centro commerciale. Un mese fa Vito Nicastri è stato assolto dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Riformata la condanna per l’imprenditore alcamese Vito Nicastri, noto come “re dell’eolico” per avere accumulato una fortuna con le energie rinnovabili.

La Corte d’appello di Palermo, riformando la sentenza di primo grado, lo ha assolto dal reato per cui il Tribunale gli aveva comminato nove anni e ha confermato la pena per intestazione fittizia di beni, irrogando all’imprenditore quattro di 4 anni. Assolto dall’accusa di mafia anche il fratello Roberto. Per gli inquirenti Vito Nicastri sarebbe vicino al capomafia latitante Matteo Messina Denaro.