Comune di Balestrate in fallimento, opposizione al sindaco: “Rinunciate all’indennità”

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Il comune di Balestrate è in dissesto finanziario, più di 7 milioni di debiti, e quindi gli amministratori dovrebbero dare l’esempio annullando o dimezzando i costi della politica. Così l’opposizione consiliare composta da Piera Chiarenza, Benedetto Lo Piccolo, Simona Timpa e dal capogruppo Guido De Amicis ha già preso le sue decisioni, comunicate nell’ultima seduta consiliare. I quattro rinunceranno a qualsiasi gettone di presenza derivante dalla loro attività in consiglio e nelle commissioni. Proprio questa mattina è stata protocollata la prima delle quattro comunicazioni, quella di De Amicis, inviata al segretario generale del comune balestratese e al presidente del consiglio comunale. L’opposizione aveva già espresso in aula e in maniera ferma l’invito alla giunta Rizzo di azzerare le loro indennità: “Il dissesto del Comune di Balestrate – si legge in una nota – non può ricadere sulle spalle della comunità. In Consiglio comunale non voteremo alcun aumento delle tasse se prima il sindaco e i suoi assessori non si azzereranno le indennità. È un primo segnale di responsabilità che chiediamo – scrive l’opposizione consiliare balestratese – a chi ha causato il fallimento del Comune, un segnale concreto e tangibile di chi ha procurato danni alla comunità”.

In soldoni si tratta di circa 100 mila euro all’anno, somme che rappresenterebbero un ago nel pagliaio ma che, oltre a preziose per il bilancio e le tante emergenze del paese marinaro, darebbero un segnale civico importante verso la cittadinanza e l’opinione pubblica. “Il sindaco Vito Rizzo si assuma la responsabilità del fallimento del Comune – dicono De Amicis, Lo Piccolo, Chiarenza e Timpa -. Non ha più una maggioranza e non può pensare di continuare ad amministrare intascando, assieme ai suoi assessori, la piena indennità come se nulla fosse. Lui e il suo gruppo politico – si conclude la nota dell’opposizione – accolgano la nostra richiesta di azzerare i costi della politica, nell’esclusivo interesse dei cittadini”.