Comandante del motopesca“Aliseo” ha presentato querela per tentato omicidio

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Il comandante del motopesca ‘Aliseo’ di Mazara del Vallo, Giuseppe Giacalone (assistito dall’avvocato Walter Marino), ha presentato ai carabinieri una denuncia-querela per tentato omicidio ma anche per disastro navale, naufragio, danneggiamento nave e minacce gravi. Il motopesca il 6 maggio scorso, mentre si trovava in acque internazionali a largo della Libia, venne mitragliato da una motovedetta della Guardia costiera libica e lo stesso Giacalone rimase ferito alla testa.

La Procura di Roma ha aperto un’indagine. Sul motopesca, una volta giunto a Mazara del Vallo, hanno effettuato i rilievi il Ris dei carabinieri. Proprio riguardo questi rilievi dei RIS  Il comandante Giacalone già nei mesi scorsi voleva  incatenarsi davanti la capitaneria di porto di Mazara del Vallo se il suo peschereccio non fosse stato dissequestrato in tempi brevi per proseguire il proprio lavoro.  Adesso arriva invece la denuncia per tentato omicidio. Una situazione, quella della guerra del pesce, che va avanti da diversi decenni ma che adesso ha raggiunto un livello di allerta non più sostenibile.

Pescatori che stanno lontano da casa diversi giorni per faticare e sbarcare il lunario, che ritornano ad abbracciare i loro cari come se tornassero dalla campagna di Russia, come il comandante dell’Aliseo, Giuseppe Giacalone, fasciato vistosamente sulla testa e raggiunto dal proiettile, per fortuna, di striscio.