C/mmare del Golfo: strada ai faraglioni chiusa abusivamente

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Il Comune di Castellammare del Golfo riapre la strada che collega la via Galluppi con la provinciale San Vito Lo Capo-Scopello, in prossimità del villaggio Baia Luce Cala dell’Ovo. Così ha deciso con propria ordinanza il sindaco Nicola Coppola che in questo modo mette fine all’ennesimo e infinita querelle riguardante l’area di Scopello, dove vige da sempre, un po’ come in tutte le are costiere siciliane, il problema della chiusura di parte degli accessi al mare, alcuni dei quali privatizzati. Il primo cittadino nello specifico ha ordinato l’abbattimento della cancellata che è stata posta nella carreggiata impedendo di fatto l’accesso veicolare e anche pedonale. Si procede dunque all’apertura di un varco a mare che, secondo il Comune, sarebbe stato “illegittimamente” posto di fatto privatizzando un’area che invece dovrebbe essere pubblica. L’intervento del Comune è avvenuto a seguito di alcune segnalazioni pervenute al comando di polizia municipale. Gli stessi caschi bianchi sono giunti sul posto, congiuntamente con l’ufficio tecnico comunale, accertando la presenza della cancellata posta a est ed ovest della strada che dalle planimetrie risulta essere comunale. I vigili hanno accertato che la strada è stata abusivamente accorpata al villaggio Baia Luce-Cava dell’ovo da sud, e quindi abusivamente sbarrata, impedendo di fatto ai pedoni di raggiungere il litorale di Scopello. Nel verbale i caschi bianchi parlano di “occupazione abusiva” dell’arteria attraverso la chiusura della strada con apposizione di una cancellata fissa. La denuncia per abusivismo è stata comunque inoltrata contro ignoti in quanto, secondo gli agenti di polizia municipale, non è stato possibile risalire agli autori dell’opera abusiva. A questa conclusione si è arrivati anche per effetto di un controllo delle banche dati del Comune dove non risulta alcuna autorizzazione in tal senso per la chiusura di questo tratto di strada. Da qui la decisione del sindaco di riaprire la strada con l’emissione di un’ordinanza urgente, rimuovendo quindi la cancellata che sbarra l’arteria ai pedoni. Questa strada in pratica garantisce l’accesso libero verso i faraglioni di Scopello, splendido anfratto su cui da tempo si trascina l’annoso braccio di ferro tra i privati ed il Comune riguardo proprio all’accesso libero. Nell’ordinanza il primo cittadino non solo dispone la riapertura dell’arteria ma nel contempo dà mandato alla polizia municipale di avviare le indagini del caso per risalire agli autori dell’opera pubblica abusiva. Complessivamente questa vicenda finisce per incardinarsi nell’eterna querelle sull’accesso libero ai faraglioni che nel 2010 una sentenza del Consiglio di Stato ha definito privati. Infatti l’organo giuridico, che si è pronunciato dopo una serie di ricorsi tra Comune e privati, ha dato ragione ai proprietari della Tonnara evidenziando che per quel territorio non è prevista la fascia demaniale con cui si garantisce l’accesso al mare, trattasi quindi di proprietà privata a tutti gli effetti.