C/mmare del Golfo: rifiuti, si differenziano anche gli indumenti

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Presto a Castellammare del Golfo si potrà differenziare un altro tipo di rifiuti: indumenti, abiti e scarpe usate. Nei prossimi giorni saranno installati degli appositi cassonetti che serviranno esclusivamente ad ospitare questo tipo di oggetti di cui ci si vuole disfare. Pr il Comune questa operazione sarà a costo zero. Infatti a gestire tutto sarà una ditta privata che si farà carico di installare i contenitori metallici e di ritirare i rifiuti con proprio personale, così come lo stoccaggio. La giunta guidata dal sindaco Nicola Coppola ha approvato una delibera in cui si approva una convenzione con la Old Press di Pizzimenti, azienda palermitana che si occupa in molti Comuni siciliani della raccolta di abbigliamento e scarpe usate. L’iniziativa è stata proposta lo scorso anno dalla stessa azienda privata e solo oggi si concretizza il percorso. A convincere l’amministrazione comunale una serie di fattori: in primis il fatto che l’Unione Europea si propone la riduzione dei rifiuti da smaltire e l’incremento della raccolta differenziata dei materiali recuperabili, cosa a cui si devono adeguarsi i Comuni che sono altrimenti a rischio di forti sanzioni. In seconda battuta c’è da dire che la raccolta e il riciclaggio degli abiti, indumenti e scarpe usate, se adeguatamente valorizzato, rappresenta una parte del mercato in grado di generare risultati positivi. “L’amministrazione comunale – scrive nella delibera la giunta – condivide pienamente l’iniziativa proposta dalla ditta, poiché fra i nostri obiettivi vi è quello di garantire la differenziata, diminuendo i quantitativi di rifiuti in discarica. Da tenere in conto che attraverso tale iniziativa si potrebbe migliorare il servizio in termini di qualità, efficienza, ed economicità”. L’obiettivo del governo cittadino è abbastanza chiaro: differenziando anche scarpe e abiti si eviterà che questi oggetti, che tra l’altro hanno un notevole peso, vadano a finire tra l’indifferenziato, quindi in discarica. Meno rifiuto si porta in discarica e minori saranno i costi a carico dell’ente locale e quindi dei cittadini. Da considerare che a Castellammare il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, in base all’ultimo bilancio, costa qualcosa come ben 3,7 milioni di euro, lievitato di ben due milioni di euro nell’ultimo decennio. Infatti nel 2004 costava 1,7 milioni quando la gestione era in mano all’ente locale. Si pagano quindi anche le storture di un sistema che si è ingrossato a dismisura e che si è rivelato in tutta la Sicilia un fallimento, quello degli Ato, società in fase oramai di liquidazione. Complessivamente saranno 6 i cassonetti messi a disposizione della comunità per conferire gli indumenti: quattro nei pressi di Villa Olivia e gli altri 2 in via San Paolo della Croce all’angolo con via Aldo Moro.

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