Sabato notte di fuoco a Castellammare del Golfo dove è stata danneggiata dalle fiamme l’auto di un libero professionista del paese. Si tratta di un quarantenne incensurato che aveva posteggiato il mezzo in via Medici, arteria molto trafficata in paese perché collega piazza Petrolo con la Cala marina. Ad intervenire sul posto all’alba di ieri i vigili del fuoco del distaccamento di Alcamo: la tempestività delle operazioni ha evitato che il mezzo, una Hyundai, andasse completamente distrutta. Tutte da decifrare ancora le cause del rogo: ci sarà anzitutto da capire se si tratta di incendio doloso oppure di corto circuito. L’unica certezza dei pompieri è che sul posto non è stato rivenuto alcun elemento che possa garantire il dolo: né tracce di liquido infiammabile né altri segni evidenti nei pressi dell’automobile. Pare però che il commissariato di polizia di Castellammare del Golfo si sia indirizzato in queste prime ore sull’ipotesi del raid doloso. Il proprietario del mezzo ha presentato denuncia ed avrebbe anche dato qualche indicazione utile agli inquirenti per metterli sulla possibile pista valida che possa ricondurre all’eventuale movente, semmai per l’appunto l’ipotesi del dolo venisse accertata. Ovviamente sui particolari delle dichiarazioni rese non trapela nulla dagli uffici del commissariato che stanno portando avanti l’indagine a tamburo battente. Pare comunque che si escluda da queste prime battute un possibili coinvolgimento della piccola o grande criminalità: l’uomo apparentemente sembra essere distante da certi ambienti e quindi non ci sarebbero collegamenti per potere pensare a ipotesi simili. Sembra quindi essere molto battuta la sfera personale del quarantenne castellammarese e dei suoi rapporti che potrebbero avere portato ad un acceso contrasto culminato con un raid incendiario. Negli ultimi giorni si sono succeduti altri analoghi episodi: lo scorso 11 novembre fu data alle fiamme un’altra auto, in contrada Cuti ed anche in questo caso ad essere preso di mira il mezzo di un libero professionista di 40 anni. Il 20 novembre invece furono dati alle fiamme la tettoia in legno ed alcuni infissi di un casa vacanze in contrada Tavolata, zona che si trova a monte della spiaggia Playa. L’abitazione risulta essere intestata ad un castellammarese impiegato che avrebbe però interessi economici in varie attività ristorative e non di Castellammare con il fratello. In quest’ultimo caso ad indagare sono i carabinieri della locale stazione che hanno preso in seria considerazione la pista del racket delle estorsioni.