Cinque case abusive da demolire ad Alcamo, ricorso al TAR per fermare ruspe

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I proprietari di cinque i mobili abusivi, i primi che dovrebbero essere demoliti ad Alcamo dalle ruspe della ditta V e V Costruzioni che si è aggiudicata l’appalto, cercano di fermare le ruspe e presentano ricorso al Tar. Le abitazioni, che si trovano nelle contrade Morticelli e Val di Coniglio, sono state costruite su una zona gravata dal vincolo di inedificabilità assoluta così come acclarato da sentenze passate in giudicato.  Ma la battaglia sull’abusivismo edilizio tra Comune di Alcamo e proprietari di immobili si combatte su diversi fronti a colpi di ordinanze, carte bollate e ricorsi. Dopo la notifica delle ordinanze di sgombero forzoso nei confronti dei cinque proprietari delle case abusive da demolire, sono stati presentati altrettanti ricorsi al Tar.

Le tesi dell’avvocato Alessandro Finazzo vertono sulla giurisprudenza della Corte di Cassazione evidenziando che “gli immobili in possesso ai ricorrenti non fanno parte del demanio necessario del Comune e nemmeno del suo patrimonio indisponibile”. Tali immobili non sono destinati quindi a finalità sociali quali case di cura, biblioteche o altro. Quindi il comune di Alcamo non può ordinarne lo sgombero. “Si aspetta che le cause vengano decise dal TAR e quindi qualora gli uffici comunali procedessero alla demolizione senza attendere l’esito del tribunale amministrativo – ha specificato l’avvocato alcamese –  rischierebbero di esporsi a una causa risarcitoria qualora il ricorso venisse poi accolto”.

Le cinque costruzioni da demolire sono per lo più abitazioni principali che se fossero sgomberati metterebbero in difficoltà i nuclei familiari che si ritroverebbero senza un tetto. Su un altro fronte, ma sempre in materia di abusivismo, da oltre  due anni il Comune ha richiesto il pagamento del canone di locazione, perché già acquisite al suo patrimonio. Richieste che in alcuni casi superano 65.000 euro. Ora su tale vicenda si registra la marcia indietro del Comune con lo stop delle ingiunzioni e quindi dei pagamenti. Il dirigente del Settore urbanistica, infatti, con tre determine ha annullato altrettante ingiunzioni. Il provvedimento è arrivato alla luce delle sentenze sin qui emesse dal Tribunale di Trapani di accoglimento di opposizioni avverso analoghe ingiunzioni di pagamento con il Comune di Alcamo condannato al pagamento delle spese processuali.