Chiude il monastero del Sacro Cuore, dopo 104 anni Alcamo perde un primato

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Con la chiusura del monastero del Sacro Cuore di corso dei Mille, Alcamo perde un record nazionale, quello di essere l’unica città italiana ad avere ben due conventi in cui vivono le clarisse, suore francescane di clausura. Il Monastero di Santa Chiara del corso 6 aprile e quello del Sacro Cuore di corso dei Mille convivono sul territorio alcamese da ben 104 anni, esattamente dal 1914. Alcamo perderà quindi non soltanto il primato nazionale ma anche un luogo molto apprezzato dai fedeli, fucina di vocazioni e spesso utilizzato per i ritiri spirituali dei giovani cresimandi, delle famiglie e delle associazioni cattoliche. 19 suore, fra cui 4 alcamesi e molte giovani, fra poco più di due mesi lasceranno il monastero inaugurato 104 anni fa, su di un terreno donato ai francescani.

La struttura, a causa di sempre più seri problemi di agibilità, necessita di consistenti opere di manutenzione. L’abbadessa Maria Daniela Rolleri più volte ha chiesto i fondi per ristrutturare i locali ma da Assisi hanno risposto di non averne a disposizione. La situazione è stata risolta dal vescovo di Trapani, Pietro Maria Fragnelli, che per le clarisse ha reperito i locali di un ex albergo che sorge in contrada Cappuccini, a Erice Vetta. Dal monastero del sacro Cuore, quindi, le suore approderanno all’Eremo Casa del Sorriso. Rimarrà in funzione, invece, il monastero di Santa Chiara che venne istituito quasi 500 anni fa, esattamente nel 1545, dalle sorelle (Antonina, Angela e Alberta Mompilieri), assieme ad altre devote, a fianco della chiesa dei Santi Cosma e Damiano, nel cosiddetto corso stretto dove ancora si trova. Questo gruppo di clarisse, assieme alla beneficenza di molti devoti alcamesi, è riuscito anche a fondare, nel 2011, un nuovo monastero in Sardegna, ad Iglesias, e poi ancora un altro, a fine 2016, in Madagascar.