È entrata nel convento di Santa Chiara agli inizi degli anni ‘50 spinta da una forte vocazione religiosa. Ora la chiesa è in lutto per la morte all’età di 95 anni di suor Chiara Gemma Ganci alcamese, al secolo Benedetta, abbadessa per quasi 50 anni del monastero di corso dei Mille, che da alcuni anni è stato trasferito ad Erice. Le esequie, presiedute da fra Alberto Maria Marangolo, sono state celebrate nella chiesa dei Cappuccini.
Nata ad Alcamo nel 1929 ha iniziato il suo cammino di fede a Santa Maria di Gesù dei frati minori. Poi è entrata nel monastero Sacro Cuore. Faceva parte delle sorelle povere di Santa Chiara con il nome di suor Chiara Gemma di Sant’Agnese d’Assisi. Fu eletta abbadessa nel 1959, servizio che le venne confermato dalle sorelle e dalla chiesa fino al 2008. Ha ricoperto la carica di presidente dalle sorelle della Federazione Santa Eustochia Smeralda dei monasteri di Sicilia per due mandati consecutivi, dal 1984 al 1996. Intanto nella chiesa cattolica da anni è crisi di vocazioni e anche ad Alcamo monasteri, conventi e chiese vanno svuotandosi di religiosi. Oggi sono rimate solo in quattro le monache della chiesa del monastero delle Benedettine di San Francesco di Paola, Badia Nuova, che si trova nel centro storico di Alcamo. Il tempo si è fermato nei due monasteri oggi funzionanti in città: Santa Chiara e Badia Nuova. Ma oggi il rischio è che, per mancanza di vocazioni, i due monasteri presto saranno vuoti. Resiste ancora Santa Chiara con una quindicina di monache. L’Angelo Custode si è svuotato quattro anni fa con la morte all’età di 93 anni di suor Maria Pia Melia.
Con la morte di suor Melia sono scomparse ad Alcamo le suore cassinese. Oggi ospita cinque suore nigeriane, Figlie della Misericordia, che si occupano della vicina chiesa Madre. Chiuso da tre anni il monastero del Sacro Cuore di corso dei Mille. Monache e suore si sono occupate sino al 2006 dell’orfanatrofio San Paolo e gestivano cinque classi elementari parificate. Suore Francescane in via Madonna del Riposo gestivano un asilo. Oggi ospita extracomunitari. Otto suore assistevano ammalati all’ospedale e alla Casa di Riposo Mangione. Ad assistere anziani al Mangione oggi quattro suore provenienti dal Sudan. Crisi di vocazioni; monache e suore ad Alcamo in via di estinzione