Avevano pescato illegalmente mezza tonnellata di esemplari di cetrioli di mare e stavano per venderli ancora vivi a peso d’oro ai mercati clandestini esteri: ma sono stati sorpresi e denunciati. Gli animali marini non sono particolarmente attraenti esteticamente, ma sono molluschi importantissimi per la biodiversità. Un animale dall’aspetto buffo di cui è vietata la cattura, per tutelare la loro preziosa funzione. Sono infatti “spazzini dei fondali”, capaci di riciclare la materia organica di cui si cibano per ripulirla e restituirla all’ambiente -un po’ come fanno i lombrichi- contribuendo all’equilibrio della biodiversità dei nostri mari. Alcune specie di oloturia sono molto apprezzate nella cucina orientale. E il loro costo è anche piuttosto elevato: in molti Paesi raggiungono anche centinaia se non migliaia di dollari al chilo. La pesca delle oloturie, tanto preziose per la biodiversità, è stata vietata in Italia nel gennaio 2022. I cinque i pescatori di frodo di Nubia, sono stati scoperti dalla Guardia costiera di Trapani, nel bel mezzo delle Saline trapanesi, a trafficare con mezza tonnellata di esemplari ancora vivi nei barili, destinati al mercato clandestino estero. Per i cinque uomini, già noti per precedenti simili, è scattata la denuncia, oltre al sequestro del pescato e degli attrezzi utilizzati. Tutti salvi per questa volta i fortunati molluschi, che sono stati prontamente reimmessi nell’ambiente marino e potranno continuare a compiere la loro preziosa opera ecologica senza preoccuparsi di finire tra le bacchette di qualcuno dall’altra parte del mondo.
Cetrioli di mare, pescatori di frodo denunciati dalla Guardia costiera di Trapani
