Autostrada Castelvetrano-Gela, usare i fondi del Recovery Plan per costruirla

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In una Sicilia con pochissime autostrade all’avanguardia, soprattutto nelle zone interne, e senza le giuste e adeguate infrastrutture che servirebbero, sicuramente a chi abita nella regione italiana più grande per estensione, il Recovery fund, il fondo di recupero, potrebbe essere sicuramente una grande occasione per creare superstrade con collegamento rapido per chi vuole raggiungere i vari comuni dell’isola. Dopo l’appello lanciato dai comuni tra Trapani e Agrigento per creare la ferrovia che colleghi le due città con il Recovery plan, arriva un altro appello per creare l’autostrada che serva per collegare le città di Castelvetrano, nel trapanese, e Gela, in provincia di Caltanissetta. Attualmente, per arrivare da Gela a Castelvetrano, e viceversa, bisogna percorrere necessariamente la strada statale 115 sud occidentale sicula per 2:30 circa.

Una strada che si attesta tra le più lunghe e con diramazioni che allungano notevolmente il tempo impiegato. Tra chi chiede a gran voce che venga fatta l’autostrada con i fondi del Recovery fund, il parlamentare del Partito Democratico all’ars, Michele Catanzaro. “Siamo di fronte ad una eccezionale opportunità per superare il divario infrastrutturale tra Nord e Sud, quella del Recovery Fund,- dice il parlamentare Catanzaro- e oggi più che mai è importante sollecitare un’azione forte e mirata del governo regionale a tutela della Sicilia per un sistema viario che, in alcuni territori in particolare, è in pessime condizioni. “La questione dei collegamenti, ed in particolare il completamento dell’anello autostradale Castelvetrano-Gela,- aggiunge Michele Catanzaro- deve far parte dell’elenco delle priorità nell’agenda politica del governo Musumeci, e deve entrare come priorità per poter parlare di sviluppo, servizi e attività imprenditoriali in una zona della Sicilia che vuole puntare sul turismo per uscire dalla crisi e superare le conseguenze negative dell’emergenza sanitaria. Il governo regionale – aggiunge – deve rilanciare i progetti che sono risultati esclusi dalla prima bozza dell’elenco fornito al Governo nazionale”.